Atlantia, ipotesi ingresso di Cdp nel capitale di Autostrade per l’Italia

Ponte Morandi, le polemiche continuano

Le polemiche seguite alla tragedia del crollo del ponte Morandi non si attenuano, col ministro per le Infrastrutture e trasporti, Danilo Toninelli, che continua a invocare una rinazionalizzazione di Autostrade per l’Italia, mentre il Ceo di Atlantia (controllante di Autostrade per l’Italia, gruppo Benetton), Giovanni Castellucci, apre all’ipotesi di un ingresso di Cassa depositi e prestiti nel capitale della società ribadendo tuttavia la contrarietà all’ipotesi di rinazionalizzazione tout court.

Castellucci (Atlantia) apre a Cdp

In relazione poi alla ricostruzione del ponte, Castellucci ha dichiarato che Autostrade sta andando avanti col proprio progetto (che ne prevede la ricostruzione in soli 8 mesi) ma è aperta a collaborare col governo e con Cdp che secondo il governo stesso dovrebbe finanziare una ricostruzione da affidare ad un’azienda a controllo statale come Fincantieri.

Nel frattempo il titolo Atlantia continua a cadere a Piazza Affari, scivolando sotto i 18 euro per azione ed avendo ormai ceduto oltre un quarto del proprio valore rispetto a 3 mesi or sono e circa un terzo rispetto a 12 mesi fa, mentre anche Fincantieri oggi perde quota cedendo il 2% a 1,285 euro a metà giornata.

Rendimenti tra il 6% e il 7% per i concessionari

Dal testo delle convenzioni sulle concessioni autostradali è nel frattempo emerso, come ricordano gli analisti di Websim, che le ultime direttive garantiscono a Sias (gruppo Gavio, oggi in calo di oltre il 2% a 11,51 euro in borsa) per il tronco della A4 un Wacc lordo del 10,52%, pari a un Wacc netto del 7,16%.

Per quanto riguarda il tronco della A21 in gestione il costo medio ponderato è pari al 10,68% lordo ossia al 6,65% netto, mentre per la A7 Milano-Serravalle siamo al 10,77% lordo ossia al 6,48% netto. Infine a Strada dei Parchi (gruppo Toto) per la A24 Roma-L’Aquila-Teramo e la A25 Torano-Avezzano-Pescara è stato previsto un Wacc lordo del 9,71%, ossia del 6,25% netto.

Websim: ingresso Cdp sarebbe positivo

Gli stessi analisti di Websim ritengono positiva l’ipotesi di un ingresso di Cdp nel capitale di Autostrade per l’Italia perché rimuoverebbe il rischio di risoluzione anticipata della concessione “che comporterebbe uno scontro legale e tempi lunghi” e certificherebbe sia il valore della società sia la validità della concessione, “riducendo il rischio di futuri ulteriori interventi del governo”. Potrà dunque essere questa la soluzione più razionale ed efficiente per chiudere la vicenda?

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