Azioni europee, Morgan Stanley scommette su un rimbalzo

Morgan Stanley: Europa, il peggio è passato

Dopo 6 mesi (o meglio 25 settimane) consecutivi di deflussi dai fondi azionari europei verso fondi azionari americani, secondo gli esperti di Bank of America Morgan Stanley gli investitori dovrebbero invertire la rotta, riducendo l’esposizione all’azionario a stelle e strisce, che in questi giorni è tornato a migliorare i massimi storici, per riposizionarsi sull’azionario europeo che almeno dal punto di vista relativo sta tornando ad essere sempre più interessante, alla vigilia di una nuova stagione di trimestrali che dovrebbe dare segnali confortanti sulla tenuta della ripresa.

Valutazioni nuovamente interessanti

In una nota lo strategist di Bank of America Merrill Lynch, Graham Secker, segnala come “da un punto di vista relativo l’Europa sembra sempre più interessante” e dopo aver assistito “al maggior deflusso rispetto a qualsiasi altra regione nel corso degli ultimi sei mesi” (per Epfr Global Data il deflusso complessivo è stato di 40 miliardi di dollari) l’Europa “appare ora sottovalutata”. I titoli su cui varrebbe la pena di puntare sono le banche, uno dei peggiori componenti dell’indice Stoxx Europe 600 che da inizio anno in termini di performance.

Rischio Italia ormai scontato

Certo, aggiunge l’esperto di Bank of America Morgan Stanley, l’Italia resta il rischio principale che grava sui mercati finanziari del vecchio continente, ma alle valutazioni attuali tale rischio appare ormai ampiamente scontato. Come dire che più in basso di così le quotazioni di azioni e bond italiani sarà difficile che possano calare, mentre lo spread Btp-Bund potrebbe tornare a restringersi dopo aver sfiorato nelle scorse giornate il livello di guardia del 3%.

Parte il rimbalzo di azioni e bond italiani

La reazione dei mercati non si è fatta attendere ed in attesa del ritorno all’operatività degli investitori americani (ieri i mercati sono rimasti chiusi per la festività del Labour Day) lo spread Btp-Bund cala a poco più del 2,72%, mentre in borsa a Milano tornano a mettersi in luce Ubi Banca (su cui Jp Morgan ha alzato da “neutral” a “overweight” il giudizio confermando il target price a 4,2 euro, circa il 20% sopra gli attuali livelli), Banco Bpm, Bper Banca, Unicredit, Mediobanca, Intesa Sanpaolo e Banca popolare di Sondrio.

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