State Street: migliora sentiment investitori nei confronti della Brexit

State Street: Brexometer migliora

State Street Corporation ha annunciato oggi gli ultimi risultati dell’indice Brexometer (l’indagine trimestrale sul sentiment degli investitori istituzionali in merito all’impatto economico della Brexit). Il sondaggio relativo al terzo trimestre 20181 indica che il numero di investitori istituzionali interessati a incrementare le proprie attività nel Regno Unito è salito al livello record del 21%, con un aumento dell’8% rispetto al 13% del secondo trimestre 20182 e superiore al precedente record del 16% del terzo trimestre 20173.

Investitori si mostrano più ottimisti

Inoltre, nonostante un netto peggioramento per l’economia globale tra il primo e il secondo trimestre 2018, quando la percentuale degli investitori con un outlook positivo era scesa dal 55% al 36%, il sentiment è risalito al 43%. Di conseguenza, il numero di investitori con prospettive negative per la crescita economica globale è sceso al 15%, con un calo dell’8% rispetto al secondo trimestre del 2018. Oltre a una prospettiva più ottimista, il terzo trimestre del 2018 ha visto un numero crescente di investitori anticipare che la Brexit avrebbe avuto un impatto importante sul loro modello operativo di business.

Ottimisti finora hanno avuto ragione

Il 26% degli intervistati lo considera infatti un impatto “significativo”, in aumento del 12% rispetto al secondo trimestre del 2018. Questo è il punteggio più alto dall’inizio della storia dell’indice, sebbene la percentuale complessiva di investitori che anticipano qualsiasi impatto (83%) sia inferiore al massimo storico dell’87% registrato nel primo trimestre del 2018. “Il sentiment degli investitori nei confronti delle attività del Regno Unito sta divergendo sempre di più, dal momento che le scadenze della Brexit si dilungano” ha spiegato Michael Metcalfe, responsabile Global Macro Strategy di State Street Global Markets. “Tutto sommato, gli ottimisti, quelli che pianificano di incrementare le proprie attività, sono ancora vincenti”.

Sterlina potrebbe rimbalzare con notizie positive

La storia della Brexit finora “è che la disruption economica e la fuga dei capitali sono rimaste paure senza fondamento e gli investitori si sono mostrati disponibili ad accordare al Regno Unito il beneficio del dubbio”. Ma, avverte l’esperto, “più ci avviciniamo alle scadenze chiave della Brexit senza segnali che un accordo possa essere raggiunto, più è probabile che queste paure diventino una realtà cui anche gli investitori dovranno adeguarsi”. La sterlina del resto “è rimasta sotto pressione, a causa delle basse aspettative dei mercati valutari rispetto ai negoziati sulla Brexit”, con solo un breve rally con l’aumento dei tassi di interesse, ha sottolineato Bill Street, Responsabile Investimenti per l’area Emea di State Street Global Advisors. “Il prolungarsi del sentiment negativo, unito alla sottovalutazione, significa che la valuta tenderà a salire rapidamente sulla scia di notizie più positive” ha concluso l’esperto.

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