Piazza Affari: titoli petroliferi sugli scudi nonostante Opec

Opec lima stime su crescita domanda petrolio

L’Opec taglia le stime sulla domanda di petrolio per il 2019, ma a Piazza Affari i titoli petroliferi proseguono la loro corsa, con Eni che riagguanta quota 16 euro per azione quanto manca un’ora alla chiusura della seduta regolare, Tenaris in crescita dell’1,9% a 13,77 euro e Saipem ancora in spolvero sopra i 4,72 euro per azione (3%). L’organizzazione viennese ha ridotto di 20.000 barili al giorno a 1,41 milioni di barili al giorno, la previsione sull’incremento della domanda petrolifera globale nel 2019.

Tensioni commerciali e incertezze emergenti

La minore crescita è legata alle difficoltà sui mercati emergenti e alle tensioni commerciali: “la combinazione di inasprimento monetario da parte delle banche centrali del G4, dell’indebolimento delle situazioni finanziarie in alcune economie emergenti e in via di sviluppo, l’aumento delle tensioni commerciali e il persistere dei timori geopolitici in alcune parti del mondo rappresenta una sfida per l’attuale trend di crescita dell’economia globale”, scrive l’Opec in un report pubblicato oggi.

Crescita produzione Opec non frena future

Intanto la produzione totale di petrolio dell’Opec è salita di 278.000 barili al giorno a 32,56 milioni di barili al giorno, grazie ad un incremento della produzione saudita di 124.000 barili al giorno in agosto. Nonostante questo i future sul Wti texano salgono dell’1,39% a 70,21 dollari al barile, quelli sul Brent del Mare del Nord dello 0,61% a 79,54 dollari al barile.

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