Rialzo tassi non piace a Erdogan, nuovo crollo della lira turca

Nuovo crollo della lira turca

Lira turca nuovamente sotto schiaffo sul mercato dei cambi dove stamane segna un calo del 3% contro dollaro, dopo che il presidente Recep Tayyip Erdogan è entrato a gamba tesa sulla politica monetaria dichiarando che la banca centrale turca (che oggi si riunisce proprio per valutare cosa fare) dovrebbe non alzare bensì abbassare i tassi d’interesse ufficiali.

Erdogan a gamba tesa sui tassi

La direzione “suggerita” dal presidentissimo turco è opposta a quella che si attendeva fino a stamane il mercato, visto che il già consistente calo della lira turca suggerisce un rialzo corposo dei tassi ufficiali (le previsioni erano per un rialzo dal 17,75% attuale al 21%) nel tentativo di stabilizzare i cambi ed evitare un’accelerazione dell’inflazione.

Banca centrale turca in riunione

Inflazione che secondo alcuni broker richiederebbe un rialzo ancora più marcato, magari diluito in più tempi, sino al 27%-30% di tasso d’interesse ufficiale. Un livello incompatibile con un crescita economica turca forte come auspica Erdogan, che non ammette il proprio fallimento politico-economico e getta la colpa dell’inflazione in crescita sui “passi sbagliati fatti dalla banca centrale”.

Il pericolo di una retorica sovranista

Un argomento che sembra fare presa su un elettorato sedotto dalle promesse populiste del “padre della patria” e non pare invece interessato alla sempre più evidente perdita d’indipendenza della banca centrale del paese. Una deriva pericolosa i cui costi rischiano di essere pagati negli anni a venire dai turchi stessi, e che pure trova sponde nella retorica sovranista che sempre più spesso circola anche in Europa.

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