Lombard Odier: primo rialzo tassi Bce forse nel settembre 2019

Lombard Odier commenta la Bce

Analisti che reagiscono alle dichiarazioni di Mario Draghi in conferenza stampa dopo la riunione odierna che ha confermato, come ampiamente atteso, i tassi ufficiali sull’euro. “Durante la conferenza stampa, il presidente Draghi ha sottolineato che i prossimi dati saranno ampiamente in linea con le attese della Bce e ha confermato l’attuale espansione su larga scala e l’incremento graduale dell’inflazione” notano gli uomini di Lombard Odier.

Le stime sulla crescita convincono gli analisti

Tuttavia, aggiungono gli esperti, la Bce “ha evidenziato che ci sono diversi rischi per l’outlook derivanti dal protezionismo e dalle turbolenze dei mercati emergenti, allo stesso tempo, affermando che questi rischi sono ampiamente bilanciati”. Nel complesso gli analisti sono d’accordo con la valutazione della Bce secondo cui quest’anno la crescita dovrebbe rimanere intorno al 2%, per poi rallentare leggermente l’anno prossimo.

Bce troppo ottimista su crescita inflazione

Tuttavia gli uomini di Lombard Odier temono che la Bce “possa avere un atteggiamento un po’ troppo ottimista in merito all’inflazione, in particolare visto che quella core resta ostinatamente bassa all’1,0% con moderate pressioni inflazionistiche sottostanti”. Riteniamo anche, aggiungono “che, se da un lato la Bce terminerà il proprio programma di acquisto di attività alla fine dell’anno, dall’altro aspetterà ancora un po’ prima di procedere con il primo rialzo dei tassi”.

Primo rialzo dei tassi forse nel settembre 2019

Detto ciò, secondo gli analisti è probabile che il primo incremento dei tassi verrà approvato durante il meeting di settembre 2019 (l’ultimo utile prima che la presidenza Draghi giunga a scadenza, ndr), ma potrebbe anche essere spostato qualora l’inflazione core non si avvicinasse al target del 2%.

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