Spdr Etfs: indice Global Aggregate, una strategia di copertura contro l’aumento della turbolenza

Contenuto tratto da www.bluerating.com

Abbiamo vissuto un periodo di crescita globale sostenuta caratterizzato da una ripresa graduale dell’inflazione, spiega Francesco Lomartire, responsabile di SPDR ETFs per l’Italia. Mentre i mercati hanno mostrato resilienza di fronte ai rischi geopolitici, la pressione è cresciuta, in particolare a causa di quanto sta avvenendo nei mercati emergenti, in Italia e in relazione alla Brexit. Se consideriamo anche l’incertezza dovuta alla politica commerciale degli Stati Uniti e alle imminenti elezioni di mid-term negli Stati Uniti, nei prossimi mesi potremmo assistere a un incremento della volatilità. A fronte di questo contesto di mercato, l’indice obbligazionario Global Aggregate potrebbe costituire un’opportunità interessante.

Perché il Global Aggregate?

  • La crescita globale resta resiliente. Gli indicatori regionali Citi Economic Surprise oscillano attualmente in territorio da neutro a negativo. Gli indicatori statunitensi e cinesi, in particolare, sono in caduta quest’anno; tuttavia, la zona Euro è tornata in zona neutrale nonostante un primo semestre difficile.

Non ci sono motivazioni decisive per ritenere che le banche centrali si discosteranno dai propri piani di normalizzazione dei tassi, anche se il processo sarà in ogni caso misurato e graduale.

  • Altrove per ora l’inflazione potrebbe aver raggiunto il picco, in particolare negli Stati Uniti, che rappresentano circa il 45% dell’indice Global Aggregate. Il dollaro USA si è rafforzato di circa il 10% da inizio anno e potrebbe sostenere ulteriormente questa tendenza. Questo potrebbe portare a una minore pressione sulla parte più lunga della curva, che a sua volta potrebbe favorire l’esposizione Global Aggregate.
  • Con oltre 22.000 componenti, l’indice Global Aggregate offre buone opportunità di diversificazione*. Un indice composto da titoli investment grade governativi, societari e asset backed securities (ABS) di 71 paesi per 24 valute, offre robusti rendimenti storici corretti per il rischio.

La diversificazione porta anche a maggiori rendimenti rispetto ai titoli di stato europei.

  • Le obbligazioni hanno svolto il loro ruolo ogni volta che i mercati più rischiosi sono diventati volatili e hanno reagito ai principali eventi di mercato. L’elenco dei potenziali rischi geopolitici sembra essere in crescita. L’imminente legge di bilancio del governo italiano porrà fine al tetto del 3% del PIL previsto dalla BCE? Le preoccupazioni relative ai mercati emergenti peseranno ulteriormente sui mercati sviluppati?

L’incertezza sulla politica commerciale degli Stati Uniti non raggiungeva il livello attuale da oltre 20 anni.

L’indice Global Aggregate funziona storicamente bene in questi contesti di accresciuta volatilità (si veda la Figura 1).

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