Telecom Italia, asta 5G finalmente alle spalle ma restano incertezze

Asta 5G porta oltre 6,55 miliardi allo stato

L’asta per le frequenze 5G si è conclusa con un grande successo per lo stato italiano, che ha incassato oltre 6,55 miliardi, ben 4 miliardi più dell’importo minimo previsto dalla legge di bilancio 2018. A Telecom Italia, in particolare, l’asta è costata poco più di 2,4 miliardi in tutto, quindi ben oltre le stime sia della società (attorno agli 800 milioni) sia degli analisti (che parlavano inizialmente di un possibile esborso attorno al miliardo).

Telecom Italia prova a ripartire in borsa

Anche così, dopo diverse sedute sofferte, la conclusione della procedura fa bene al titolo Telecom Italia, che a Piazza Affari sfiora il punto percentuale di rimbalzo tornando in area 48,75 centesimi di euro per azione. Secondo gli analisti di Bernstein (che sul titolo indica un target price di 85 centesimi di euro) la chiusura dell’asta elimina l’incertezza e dovrebbe portare un certo sollievo alle quotazioni dell’ex monopolista telefonico italiano.

Meno tensione, ma restano incertezze

Aiuta anche la nota giunta ieri da Moody’s secondo cui anche con oltre 2 miliardi di euro di esborso, l’esito dell’asta non avrebbe creato tensioni negative sui rating creditizi del gruppo. Tuttavia restano ulteriori fattori negativi in grado di incidere sull’ulteriore proseguo del rimbalzo, in particolare la pressione sui prezzi del mobile dovuta alla forte concorrenza di Iliad e la mancanza di visibilità sull’ipotesi di fusione tra la rete fissa di Telecom Italia e quella di Open Fiber, operazione che ridurrebbe la concorrenza nel settore infrastrutturale.

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