Credito Valtellinese volta pagina, Dumont promuove rinnovamento

Creval si prepara a voltar pagina

Mattinata d’attesa e titolo in ulteriore moderato calo per il Credito Valtellinese, che a Piazza Affari è indicato al momento a 9,4 centesimi per azione (invariato, contro il +0,26% segnato al momento del Ftse Mib) quando sono passati di mano quasi 5,7 milioni di titoli. La giornata potrebbe tuttavia segnare una svolta in qualche modo storica. L’assemblea degli azionisti che ha preso il via con la presenza del 65,06% del capitale è chiamata a rinnovare il Cde e a dare un taglio netto rispetto al recente passato.

Dumont ha l’appoggio dei grandi fondi

La lista di maggioranza presentata dall’imprenditore francese Denis Dumont (5,123%), fattosi promotore di un rinnovamento dei vertici, parrebbe aver raccolto un ampio consenso, a partire dai grandi fondi entrati la scorsa primavera a seguito dell’aumento di capitale da 700 milioni. Tra gli altri sono presenti in sala il Credit Agricole (socio al 5%), il fondo Hopsking (5,057%), Algebris (5,28%) e il fondo hedge Steadfast Capital (8,197%). Le ultime indiscrezioni parlano di un appoggio alla lista di Dumont da parte di circa il 40% del capitale.

Fiordi esce di scena senza polemiche

A fine assemblea si assisterà dunque all’uscita di scena di Miro Fiordi, da 15 anni ai vertici della banca prima come direttore generale (dal maggio 2003), poi come amministratore delegato (dal 2010 al 2016) infine come presidente del Cda. Fiordi stesso (dimessosi come il resto del Cda all’inizio dei lavori assembleari) ha spiegato ai giornalisti presenti di aver “volutamente fatto un passo di lato”, al fine di “non aizzare alcuna polemica, evitare ogni scontro, nell’interesse della banca”.

Selvetti sarà unico elemento di continuità

Banca che, ha sottolineato il manager, è riuscita ad avere la validazione dei modelli interni “ottenendo un buon vantaggio patrimoniale” ed ha inoltre “completato la vendita degli Npl e ottenuto la garanzia pubblica statale” (Gacs). Fiordi ha poi elogiato l’amministratore delegato Mauro Selvetti, destinato a essere riconfermato, che ha avuto “un grande merito” nel rilancio in tempi rapidi di Creval, consentendo alla banca di crearsi una forte credibilità tra gli investitori.

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