Investimenti: l’oro brilla di più quando è etico

Si stima che la creazione di una fede nuziale in oro causi la produzione di tre tonnellate di rifiuti e utilizzi tra i 50 e i 150 grammi di mercurio.

Per estrarre una singola oncia d’oro vengono rimosse 250 tonnellate di roccia. In Africa, America e Asia le compagnie straniere si appropriano dei territori, inquinano, affamano e avvelenano le popolazioni locali. Da 20 anni in Mongolia le acque utilizzate dai pastori nomadi vengono sistematicamente contaminate. In Perù il 20% del territorio è in concessione alle compagnie minerarie e ogni giorno nuovi appezzamenti vengono espropriati alla popolazione. Il 31 gennaio 2000 tracimò la grande miniera d’oro Esmeralda, ad Auriol, in Romania, e centomila tonnellate di acqua contaminata dal cianuro spazzarono via ogni forma di vita lungo gli affluenti del Danubio.

L’estrazione mineraria è ad oggi una delle principali cause di inquinamento e dello sfruttamento di più di 10 milioni di minatori, manodopera a basso costo (ma ad alto rischio).

Il tutto senza che sembri possibile un controllo sul commercio dell’oro ricavato da miniere illegali.

Ma un’alternativa c’è: è l’oro etico e sostenibile, una tipologia d’oro che viene estratta e lavorata in armonia con l’ecosistema circostante, senza l’utilizzo di esplosivi e di componenti chimici incompatibili con l’ambiente, e in collaborazione con le comunità coinvolte.

L’oro etico è un’arma contro lo sfruttamento

1/4 dei bambini nel mondo tra i 5 e i 17 anni lavorano già, una forza lavoro a costi irrisori con un alto rendimento. 10 milioni di bambini sono trattati come schiavi, 160 milioni quelli costretti a lavorare; di questi 1 milione lavora nelle miniere e nelle cave, spesso rappresentando anche il 50% della forza lavoro.

Quando invece parliamo di oro etico e sostenibile parliamo di miniere in cui devono essere rispettati degli standard minimi di sicurezza, senza l’impiego di lavoratori minorenni o donne in lavori pesanti e pericolosi, i turni di lavoro devono essere definiti ed equi.

In genere vengono preferite miniere gestite da cooperative di minatori che possano partecipare agli utili o miniere che sono attivamente coinvolte nel miglioramento della vita delle comunità locali attraverso la costruzione di scuole, ospedali e infrastrutture.

L’oro etico argina l’inquinamento da mercurio e cianuro

Mercurio e cianuro vengono utilizzati da parecchi decenni per la raffinazione dell’oro. Il mercurio a temperatura ambiente si lega a molti metalli, tra cui l’oro. Alla roccia frantumata viene aggiunto il mercurio che separa l’oro dal materiale non prezioso, perché aderisce alle lastre in rame da cui viene successivamente raschiato e separato dall’oro. Il cianuro in soluzione scioglie le particelle d’oro, che vengono poi fatte precipitare tramite polvere di zinco e carbone attivo.

L’oro etico non prevede l’utilizzo di sostanze dannose come cianuro e mercurio, se non attenendosi a politiche di utilizzo e smaltimento estremamente restrittive. Allo stesso modo esclude tutti i componenti chimici incompatibili con l’ambiente e la salute delle persone. La posizione di RJC, di cui Orovilla è membro dal 2012, è cristallina:

  • l’utilizzo di sostanze pericolose soggette a divieti internazionali deve essere assolutamente vietato;

  • i Membri RJC dovranno attenersi a misure per la riduzione, il recupero, il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti prodotti e dovranno ridurre al minimo le emissioni.

L’oro etico ci tutela anche dal cambiamento climatico

I cambiamenti climatici indotti dall’azione dell’uomo sul pianeta possono avere un impatto significativo anche sul sistema sociale ed economico a livello locale e globale: crollo del PIL, peggioramento delle crisi economiche, aumento delle disparità tra paesi ricchi e poveri, inflazione, perdite di raccolti, diminuzione drastica delle produzioni, aumento dei costi dell’energia, aumento della mortalità e della morbilità,…

Le strategie d’investimento sostenibile e responsabile (o SRI) sono strategie che ognuno di noi può adottare per contrastare nel suo piccolo il cambiamento climatico. Se sempre più investitori sposteranno il loro denaro verso azioni e aziende etiche, responsabili o innovative nel campo delle tecnologie sostenibilil i contraccolpi sul mercato inizieranno a farsi sentire.

Se ci battiamo affinché i nostri investimenti siano parte del cambiamento è necessario che anche il bene rifugio più amato, l’oro fisico, sia etico e sostenibile.

Il futuro è green, anche per l’oro

“Al centro del green deal europeo, che racchiude la nostra visione per un’Europa climate neutral entro il 2050, ci sono le persone. La trasformazione che ci si prospetta è senza precedenti e avrà successo solo se è giusta e va a beneficio di tutti. Sosterremo le popolazioni e le regioni chiamate a compiere gli sforzi maggiori affinché nessuno sia lasciato indietro. – ha dichiarato la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen – Il green deal comporta un ingente fabbisogno di investimenti, che trasformeremo in opportunità di investimento. Il piano presentato, finalizzato a mobilitare almeno mille miliardi di euro, indicherà la rotta da seguire e provocherà un’ondata di investimenti verdi”.

Oggi, in un mondo post-pandemico, il richiamo green è ancora più forte e la risposta deve essere ancora più forte e immediata.

Si calcola che attuando il green deal si creerebbero ben 30 milioni di nuovi posti di lavoro a livello europeo, mentre mantenere gli stessi livelli di investimento nei combustibili fossili causerebbe perdite dai 1000 ai 4000 miliardi di dollari.

Innovazione e rispetto per l’ambiente non sono contraddittori neppure nel settore minerario. Nuove tecnologie nell’estrazione e nella lavorazione dell’oro, un nuovo modo di concepire la filiera da un punto di vista sociale e lavorativo, permettono a tutte le realtà che operano nel settore di ottenere il massimo risultato con il minimo impatto ambientale.

L’oro etico è a portata di mano

È sufficiente informarsi. Le aziende che commerciano in oro fisico sanno quanto sia importante il loro impegno in campo ambientale e sociale.

Ciò che il risparmiatore può fare è scegliere di acquistare solo da aziende che hanno fatto una scelta chiara e consapevole.

I banchi metalli e le banche dovrebbero sempre certificare la tipologia dell’oro, ancora di più se si tratta di oro etico e sostenibile. Esistono quattro tipologie di oro sostenibile, in ordine di sostenibilità

  • «Green Gold» – rintracciabile in ogni momento, dalla miniera alla conservazione in caveau. Proviene da miniere di grandi dimensioni selezionate e che rispettano l’ambiente e i diritti dei lavoratori ed è il più disponibile delle 4 principali tipologie di oro sostenibile e può vantare un costo solo di poco superiore all’oro tradizionale

  • «Fairtrade Gold» – marchio di qualità per l’oro prodotto da miniere di piccole dimensioni che garantisce un premio Fairtrade per i minatori di circa 2’000 dollari per ogni kg di oro sostenibile prodotto. Gli standard da rispettare (che spesso vengono superati) sono elevati.

  • «Fairmined Gold» – marchio di qualità della «Alliance for Responsible Mining Foundation (ARM) che certifica l’oro di piccole miniere responsabili a gestione familiare. Utilizza prodotti chimici, ma solo in modo responsabile.

  • «Fairmined Eco Gold» – il più sostenibile, ma anche il meno disponibile, rinuncia completamente all’uso di sostanze chimiche tossiche. I minatori ricevono un premio che permette loro di migliorare le loro condizioni di vita e di lavoro.

A cura di OroVilla

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