Investimenti: value e dividendi, la grande rotazione

Gennaio 2022 è stato un mese da record per l’azionario value europeo, in termini di overperformance rispetto al growth. Il riprezzamento delle attese di mercato sulle prossime azioni delle banche centrali dopo la recente svolta hawkish ha determinato l’aumento dei rendimenti reali e ha favorito le azioni value, mentre settori growth come la tecnologia, più sensibili alla durata dei tassi di interesse, ne hanno risentito. Anche il settore dell’energia sta andando eccezionalmente bene, in un contesto di aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime.

In questo scenario, ecco di seguito la view di Kasper Elmgreen Head of Equities, Andreas Wosol Head of European Equity Value e Piergaetano Iaccarino Head of Equity Solutions di Amundi.

Riteniamo che nel 2022 la rotazione verso il value europeo proseguirà, poiché il momentum economico resta favorevole e stiamo entrando in un regime di inflazione più persistente. Tuttavia, la traiettoria non sarà lineare, ma anche se potrebbero verificarsi delle pause in questo trend non prevediamo un’inversione di tendenza. Invece, poiché lo sconto del value rispetto al growth rimane storicamente elevato nonostante le recenti performance, vediamo spazio per una rotazione pluriennale, a vantaggio degli investitori di lungo termine.

Gli investitori dovrebbero essere selettivi. Mentre la prima parte della rotazione ha favorito tutte le aree value, la fase successiva sarà più diversificata. Più avanza la rotazione, più gli investitori dovranno concentrarsi sulla selezione e assumere un atteggiamento mentale orientato ai rendimenti reali, che implica l’esplorazione di aziende in grado di mantenere una crescita di margini/utili e di continuare a offrire dividendi sostenibili.

Anche le azioni che distribuiscono dividendi e le “small cap” potrebbero offrire opportunità in un contesto di inflazione più elevata mentre l’azionario europeo è un terreno di caccia interessante. Le azioni da dividendo, in particolare, saranno richieste in quanto gli investitori si concentreranno sui rendimenti reali. Gli utili tendono a convertirsi in dividendi con uno scarto di circa un anno, quindi riteniamo che nel 2022 dovremmo vedere il pieno beneficio della forte crescita del 2021.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!