Asset allocation: ecco come posizionarsi in questo scenario secondo Plenisfer

“Guardando allo scenario attuale e futuro, rimaniamo cauti in termini di rischio. Alcuni trend in atto da tempo, come l’aumento dei costi dell’energia, la deglobalizzazione e la necessità di redistribuzione del reddito, supportano un rischio di persistente inflazione elevata. La crisi in Ucraina ha accelerato alcune dinamiche, generando uno scenario di minore crescita (soprattutto in Europa) e inflazione strutturalmente più elevata. Riteniamo che l’approccio migliore sia quello di monitorare rigorosamente il livello di rischio complessivo del nostro portafoglio. Attualmente, il nostro beta azionario è inferiore a 0,3″. Ad affermarlo sono gli esperti di Plenisfer, che di seguito illustrano nel dettaglio il modus operandi.

A nostro avviso, il mercato sta sottovalutando la possibilità che aumenti salariali possano   alimentare ulteriormente le tendenze inflazionistiche. In Plenisfer riteniamo che l’inflazione rimarrà superiore al contesto pre-Covid e che durerà più a lungo rispetto alle attese dei mercati. Riteniamo, inoltre, che la probabilità di uno scenario di vera e propria stagflazione sia notevolmente aumentata, soprattutto in Europa, anche se non rappresenta ancora il nostro scenario di base.

I rischi associati al conflitto in Ucraina e all’aumento dell’inflazione, guidata dall’aumento dei costi di produzione (energia e lavoro), avranno, a nostro avviso, un duplice effetto:

1) Comprimeranno margini e profitti aziendali e ridurranno il reddito disponibile dei consumatori, determinando un calo dei consumi e della crescita, con impatti negativi sulle azioni.

2) Dal punto di vista del reddito fisso, ci aspettiamo che gli attuali livelli di valutazione rimangano un problema, in un contesto caratterizzato da tassi in aumento e rallentamento della crescita economica.

In termini di opportunità globali, riteniamo che l’azionario rimanga più interessante del settore obbligazionario su base relativa, soprattutto su un orizzonte di lungo periodo. Al momento, ci concentriamo su quelle aziende che saranno in grado di trasferire l’aumento dei costi produttivi sui prezzi al consumo, difendendo così i margini. Continuiamo a privilegiare l’esposizione in “Real Assets”: la transizione energetica è oggi un tema ancora più rilevante di prima, con una maggiore necessità di investimenti in fonti energetiche tradizionali e nuove. Anche le materie prime sono essenziali per la transizione energetica: restiamo positivi su platino e rame, su cui è possibile investire anche attraverso società minerarie o dell’indotto.

Con un’elevata incertezza e volatilità, l’oro è tornato alla sua tradizionale funzione di riserva di valore e fonte di protezione del portafoglio. In Plenisfer, utilizziamo l’oro come importante stabilizzatore di portafoglio, soprattutto nell’attuale scenario inflazionistico.

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