Asset allocation, dividendi: una fonte di rendimento affidabile in tempi incerti

Con l’inflazione in aumento e i tassi d’interesse destinati a risalire dai minimi storici, è indubbio che gli investitori stiano valutando le loro opzioni e cercando il modo migliore per navigare in questo contesto in continua evoluzione.In questo scenario, ecco di seguito la view di Ben Sheehan, Senior Investment Specialist di abrdn

Le obbligazioni devono misurarsi con un contesto di tassi in crescita. Anche gli asset di rischio, come le azioni, sono esposti a sfide, poiché l’aumento dei tassi potrebbe ridurre il prezzo che gli investitori sono disposti a pagare per i potenziali flussi di cassa futuri. Detenere liquidità potrebbe non essere l’ideale, perché l’inflazione ne eroderà il valore in termini reali. Tuttavia, un punto di forza nell’attuale contesto potrebbe essere rappresentato dai titoli azionari che pagano dividendi.

La buona notizia è che sembra che stiamo entrando in un periodo favorevole per le società in grado di crescere e pagare dividendi. Nei periodi di inflazione elevata (superiore al 5%), le società che pagano dividendi elevati tendono a fare meglio del mercato azionario in generale. Questo è quanto emerge da una ricerca di Goldman Sachs, con una serie di dati relativi all’S&P500 risalenti al 1940, che suggerisce che concentrarsi sui dividendi potrebbe mitigare l’inflazione.

A supporto di quanto sopra, negli anni ’70, caratterizzati da un’inflazione elevata, l’S&P500 ha generato un rendimento totale del 77% in termini di USD. Di questi rendimenti totali, circa tre quarti erano attribuibili ai dividendi e ai dividendi reinvestiti. Considerando gli ultimi 20 anni, i dividendi e i dividendi reinvestiti hanno costituito circa la metà dei rendimenti totali dell’indice MSCI AC World. In altre parole, la metà dei 315% di rendimento (nei 20 anni terminati il 30 aprile 2022).

I dividendi sono una componente molto importante dei rendimenti totali anche in un contesto di moderata o bassa inflazione, ma probabilmente lo saranno ancora di più con l’aumento delle pressioni inflazionistiche.

Qual è allora l’attuale situazione dei dividendi?

I dividendi sono attualmente abbondanti e le prospettive di crescita sembrano essere positive. Alla fine di marzo 2022 è emerso come nell’ultimo anno le società dell’indice MSCI AC World abbiano distribuito dividendi per quasi 1.300 miliardi di dollari. Nel 2021 i dividendi pagati dalle società incluse nell’indice globale sono stati superiori del 17% rispetto al 2020. La ripresa economica globale ha sostenuto sia la ripresa degli utili sia la ripresa dei dividendi dai minimi della recessione del 2020.

Anche nel 2020, in presenza di numerosi ostacoli all’economia e agli utili, i componenti dell’indice hanno distribuito dividendi per oltre 1.000 miliardi di dollari. Ciò sottolinea la resilienza dei dividendi e la loro affidabilità come fonte di rendimento in tutto il ciclo di mercato. In prospettiva, gli utili delle società dovrebbero crescere di circa il 10% nel 2022 e dovremmo aspettarci una crescita analoga dei dividendi. Nonostante le preoccupazioni legate all’aumento dei costi dei fattori produttivi a causa dell’inflazione, ai maggiori costi del capitale e ai potenziali effetti sui margini, i risultati trimestrali più recenti sono stati molto incoraggianti. Il 76% del 54% delle società dell’S&P500 che hanno reso noti gli utili del primo trimestre ha battuto le stime. Si è registrata anche una ripresa dei riacquisti di azioni proprie. Ciò dimostra la fiducia delle società nel premiare gli azionisti e fa ben sperare per le prospettive dei dividendi.

Inoltre, la liquidità sui bilanci delle società è ai massimi storici e i rapporti di pay-out rimangono relativamente bassi. Il pay-out ratio è la percentuale di utili restituiti agli investitori sotto forma di dividendi e per l’MSCI AC World il pay-out ratio è attualmente del 42%. Questo valore si confronta con una media del 58% negli ultimi 15 anni. Nel complesso, le condizioni rimangono favorevoli ai dividendi e molte società hanno il potenziale per distribuire un livello più elevato di utili guadagnati come dividendi.

I settori energetico, dei materiali, immobiliare e industriale hanno registrato la ripresa più rapida degli utili e del pay-out ratio. Anche le banche e i titoli finanziari vedono crescere i propri margini. Le riserve di liquidità sono elevate anche in settori come l’healthcare e il tecnologico, per cui le prospettive di pagamento dei dividendi restano positive in un’ampia gamma di settori.

Le società che pagano buoni dividendi possono anche essere società con solide credenziali ambientali, sociali e di governance (ESG). Incorporiamo l’analisi ESG in tutte le nostre ricerche di investimento. Abbiamo una mentalità basata sull’engagement verso le società in cui investiamo, perché puntiamo a innalzare gli standard ESG in tutti gli ambiti aziendali.

Infine, le valutazioni delle azioni globali rimangono ragionevoli. L’MSCI AC World è attualmente scambiato a 15,7x su base forward price-to-earnings, quindi ben al di sotto della media quinquennale di 17,7x. Nonostante le recenti turbolenze di mercato, le aspettative di rialzo dei tassi di interesse e le pressioni inflazionistiche, gran parte del rischio è già scontato.

Per contrastare il rischio di inflazione, riteniamo opportuno aggiungere un’esposizione verso i dividendi azionari globali. I dividendi rappresentano una fonte di rendimento affidabile e le opportunità si trovano in tutto il mondo.

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