Asset allocation: un portafoglio bilanciato non basta più

La Fed è stata costretta ad aumentare i tassi di interesse a breve termine al 20% nel giugno 1981 per tenere sotto controllo l’inflazione, proprio mentre l’economia americana stava entrando in una grave recessione. Da allora, i tassi di interesse sui titoli del Tesoro a dieci anni sono scesi dal 15,8% allo 0,5% (da settembre 1981 ad agosto 2020).

Questo drastico calo dei tassi d’interesse ha fornito una forte spinta ai portafogli bilanciati composti da una combinazione di azioni e titoli di Stato (o altri strumenti a reddito fisso), in quanto le obbligazioni e le azioni hanno spesso mostrato una correlazione negativa nei periodi di stress. Questo approccio agli investimenti ha dato ottimi risultati per gran parte degli ultimi 40 anni.

Nell’agosto 2020, la Fed ha annunciato di essere disposta a lasciare che l’inflazione aumenti prima di aumentare i tassi di interesse. Da allora, l’aumento dell’inflazione ha costretto la Fed ad alzare i tassi, nonostante l’aumento delle probabilità di recessione. Negli ultimi tre anni, ma ancor di più oggi, le obbligazioni e le azioni globali tendono a calare insieme.

In questo scenario, “Riteniamo che non si possa più puntare sulle obbligazioni per sostenere un portafoglio come avveniva un tempo“. L’affermazione arriva da A cura di Lèo Lenel, analista e gestore del fondo Comgest Growth Global Flex di Comgest, che di seguito illustra nel dettaglio la view.

Di conseguenza, gli investitori con un profilo di rischio equilibrato faticano a trovare alternative per ottenere rendimenti simili corretti per il rischio. Riteniamo che Comgest Growth Global Flex sia un’ottima alternativa: offre l’accesso al nostro portafoglio azionario globale quality growth combinato con uno schema quantitativo proprietario che copre dinamicamente le esposizioni ai mercati azionari regionali e alle valute dei mercati sviluppati utilizzando strumenti derivati, a seconda del contesto di mercato. Il processo di hedging è flessibile (tra lo 0% e il 100% delle esposizioni) e si basa su modelli multi-strategici sofisticati ma intuitivi.

L’hedging quantitativo è un’area in cui dal 2012 Comgest ha rafforzato le proprie competenze di investimento per offrire agli investitori un veicolo di investimento azionario che mira a fornire rendimenti interessanti controllando i rischi di mercato. A fine settembre 2022, a più di cinque anni dalla sua nascita, il fondo Comgest Growth Global Flex ha garantito rendimenti corretti per il rischio e una gestione del drawdown migliori rispetto a un mix 60% azioni globali/40% obbligazioni globali.

 

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