Investimenti Esg: manca l’innovazione dei prodotti

Gli investitori globali segnalano una mancanza di innovazione nei prodotti e servizi ESG: è quanto emerge dalla seconda edizione dello studio globale ESG di Capital Group, una delle maggiori società di investimento al mondo, con un patrimonio in gestione di circa 2.200 miliardi di dollari (al 30 giugno 2022) e 91 anni di esperienza.

Tra i principali risultati dello studio, gli investitori ritengono che non vi siano abbastanza fondi che offrano un ampio spettro di temi in grado di abbracciare tutto l’universo ESG; vogliono prodotti più innovativi e riconoscono la necessità di investire in società in transizione (società che stanno cercando di trasformare in modo più sostenibile i propri modelli di business).

Lo studio globale ESG di Capital Group ha intervistato 1.130 investitori istituzionali e wholesale, tra cui fondi pensione, family office e compagnie assicurative, nonché fondi di fondi, banche retail/private e consulenti finanziari, situati in 19 mercati di tutto il mondo nel 2022. Questa è la seconda puntata dello studio globale 2022, che cerca di identificare i fattori chiave e le sfide che gli investimenti ESG devono affrontare.

“Gli investitori che desiderano accedere a un’ampia gamma di temi ESG devono attualmente acquistare diversi fondi monotematici o strettamente focalizzati, il che sottolinea la necessità di soluzioni all-in-one che consentano agli investitori di puntare alla sostenibilità a 360°”, ha dichiarato Jessica Ground, Global Head ESG, Capital Group. “La richiesta di fondi ESG più innovativi può riflettere il desiderio di diversificare le proprie partecipazioni, in quanto gli investitori riconoscono di aver bisogno di soluzioni per tutte le stagioni, in grado di adattarsi alle mutevoli condizioni di mercato e di resistere meglio alla volatilità”. Inoltre, lo studio evidenzia una crescente accettazione all’interno della comunità degli investitori del fatto che la transizione verso un futuro sostenibile non può essere raggiunta esclusivamente sostenendo le aziende già leader a scapito di quelle in fase di transizione.”

Gli investitori cercano soluzioni di investimento ESG diversificate

Lo studio evidenzia un divario tra la domanda degli investitori e la disponibilità di fondi che offrono un’esposizione a più temi.

  • Quasi quattro investitori globali su 10 (39%) ritengono che la mancanza di innovazione dei prodotti freni una maggiore adozione dell’ESG.
  • Quasi la metà (46%) degli investitori globali ritiene che non ci siano abbastanza fondi allineati agli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite.
  • Quasi la metà (47%) ritiene inoltre che i fondi esistenti che mirano agli SDG si concentrino eccessivamente sulle questioni ambientali.
  • Il 43% afferma che vi è un bisogno specifico di fondi ESG multitematici.

Gli investitori riconoscono la necessità di investire in aziende in transizione

Gli investitori intervistati sono sempre più consapevoli del fatto che un futuro sostenibile non può essere raggiunto solo sostenendo le società considerate leader ESG. Quattro investitori su 10 (40%) sono attualmente favorevoli a investire in una combinazione di aziende leader ESG e di aziende in transizione ESG, mentre un terzo (34%) ritiene che i gestori patrimoniali che investono esclusivamente in aziende leader ESG a scapito di quelle in transizione stiano facendo più male che bene. La percentuale di investitori che prevede di concentrarsi principalmente o esclusivamente sui soggetti ESG in transizione dovrebbe passare dall’attuale 21% al 30% nei prossimi due o tre anni. L’indagine ha rivelato che gli investitori europei sono quelli che si concentreranno maggiormente sui soggetti in transizione: gli investitori europei hanno dichiarato di voler aumentare le allocazioni dall’attuale 20% al 34% nei prossimi due o tre anni.

Jessica Ground, Global Head ESG di Capital Group, conclude: “Il nostro studio rileva che gli investitori vogliono sostenere un’ampia gamma di temi ESG attraverso le loro azioni di investimento. Vediamo che si sta sviluppando un approccio più sofisticato e olistico all’ESG, in quanto gli investitori si stanno allontanando dallo screening negativo e dal disinvestimento. In particolare, gli investitori ESG cercano soluzioni gestite attivamente, diversificate e dinamiche che offrano un’esposizione a più temi e a una varietà di società in transizione. Gli investitori ESG hanno un forte orientamento verso le strategie attive: quasi due terzi (63%) degli investitori globali hanno dichiarato che il loro approccio preferito per l’integrazione dell’ESG è l’utilizzo di fondi attivi. Questo dimostra come gli investitori ritengano che i gestori attivi siano in una posizione unica per capitalizzare e gestire le opportunità e i rischi ESG”.

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