Investimenti: il Cfa Sentiment Index migliora ma resta negativo

Sebbene gli investitori professionali italiani certificati CFA rimangano negativi sulle prospettive dell’economia domestica sui prossimi sei mesi, il “Sentiment Index” prosegue il recupero dai minimi assoluti di agosto, registrando un valore pari a -42,9 punti.

Al sondaggio, svolto da CFA Society Italy i suoi soci tra il 18 ed il 30 novembre 2022, hanno partecipato 42 intervistati. Il 48% circa dei partecipanti ritiene stabile la situazione attuale dell’economia Italiana mentre il 45% vede l’economia italiana in una condizione negativa, in ribasso dal 71% precedente.

In termini di aspettative sui prossimi sei mesi, il 14,3% degli intervistati prevede un miglioramento delle condizioni macroeconomiche (+8,2% rispetto al mese scorso), il 28,6% stima condizioni invariate (+2% rispetto al sondaggio pubblicato ad inizio novembre) ed il 57,1% prevede un peggioramento (-10,2% rispetto al mese scorso). La differenza tra coloro che risultano ottimisti sulle prospettive dell’economia italiana, rispetto ai pessimisti è pari a -42,9, un valore che rappresenta il “CFA Society Italy” per il mese di dicembre 2022. Il dato cresce di 18 punti circa rispetto alla precedente rilevazione, continuando il recupero dai valori minimi assoluti di agosto.

Rimangono nel complesso negative anche le view sul prossimo semestre per l’Eurozona, anche se in ulteriore recupero come per la nostra economia, e per gli Stati Uniti.

La percentuale di coloro che vedono l’inflazione in diminuzione rimane superiore a coloro che si aspettano ulteriori rialzi in Italia ed Europa (più del 50% rispetto a circa il 21%) mentre due-terzi degli intervistati ritiene che l’inflazione in USA scenderà nei prossimi sei mesi.

Permangono le previsioni per un incremento dei tassi di interesse sulla parte breve delle curve, come anticipato dalle banche centrali; tuttavia sulla parte a lunga gli operatori prevedono un rialzo per l’Italia e l’Eurozona, sebbene con minor enfasi rispetto al mese scorso, mentre risultano in maggior numero coloro che ritengono una discesa sui rendimenti a lungo termine in USA, rispetto a coloro che si aspettano tassi in rialzo.

Tornano in prossimità della neutralità le attese sulle performance dei prossimi mesi dei mercati azionari.

Sulle valute i professionisti finanziari, per il secondo mese consecutivo confermano la previsione di un ribasso del dollaro USA contro Euro.

Infine, sul petrolio, gli investitori propendono per una previsione di corsi sostanzialmente invariati rispetto gli attuali livelli.

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