Investimenti: ecco cosa comportano aumenti della spesa dei consumatori

“Gli analisti amano parlare di un rally natalizio, in cui le Borse performano bene con l’avvicinarsi delle festività. Noi di Columbia Threadneedle riteniamo che potrebbe verificarsi qualcosa di diverso: un aumento della spesa dei consumatori in prossimità del Natale e del Capodanno“. Parola di Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments, che di seguito illistra nei particolari la view.

La spesa dei consumatori è un elemento che gli economisti sono solitamente molto bravi a prevedere. Può essere correlata in modo affidabile a fattori come il reddito, la ricchezza e così via. Di recente, però, è stato molto più difficile prevederla, a causa della pandemia. I governi dei paesi sviluppati hanno emesso diversi aiuti finanziari, ma chiusure e lockdown hanno impedito ai consumatori di spendere. Questo ha portato a un accumulo di risparmi e a una riduzione del debito che possiamo definire come “salvadanaio del Covid”. E si parla di cifre consistenti. Negli Stati Uniti i consumatori hanno attinto ai loro salvadanai durante tutto l’anno, incrementando le spese nonostante la riduzione dei redditi reali. Se avessero tagliato i consumi in linea con la compressione dei loro redditi, la spesa dei consumatori sarebbe stata inferiore di oltre il 6% e avremmo già avuto una grande recessione.

Diversa la storia in Europa, dove la guerra in Ucraina ha colpito duramente la fiducia dei risparmiatori sia per l’impennata dei prezzi del gas sia per i timori più generali legati all’incertezza economica e militare. I consumatori europei hanno smesso di accumulare i loro salvadanai, ma non li hanno ancora utilizzati, a differenza delle loro controparti statunitensi.

Considerato che negli ultimi due anni le festività di fine anno sono state troncate dal Covid, crediamo che quest’anno potremmo assistere a spese più consistenti in Europa e nel Regno Unito, oltre che negli Stati Uniti, negli ultimi tre mesi dell’anno. E questo nonostante le temperature più rigide in Europa, che faranno sentire il peso dell’aumento dei prezzi dell’energia. Per alcuni risparmiatori, in particolare per quelli con un basso reddito e con contatori di elettricità e gas a consumo, sarà difficile incrementare i propri consumi, ma in generale ci aspettiamo una spesa in aggregato più forte.

Indubbiamente una spesa più forte significa che il mercato del lavoro resterà stretto e i margini di profitto rimarranno elevati. Tuttavia, tutto questo non cambierà le prospettive di lungo termine, quando le bollette verranno riscosse.  E con l’inflazione che erode anche i saldi di cassa esistenti, i postumi della “spesa” di gennaio potrebbero essere peggiori del solito.

 

 

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