Asset allocation, bond dei mercati emergenti: l’outlook di PGIM

“Le obbligazioni dei mercati emergenti non costituiscono una classe d’investimento omogenea: le regioni, gli Stati e le società si differenziano per molti aspetti. Ma vi sono anche alcuni punti in comune che suggeriscono che l’avversione al rischio per quanto riguarda il debito dei mercati emergenti abbia toccato il fondo. Ciononostante, gli investitori dovrebbero essere cauti sulle obbligazioni emesse da Paesi con rating moderato e solidità economica inferiore alla media”. A farlo notare è Cathy Hepworth, Head of Emerging Markets Debt di PGIM Fixed Income, che di seguito illustra nei particolari la view.

Alcuni di questi titoli sono scambiati con spread superiori a 1.000 punti base e hanno attualmente un tasso di insolvenza di circa il 40%. Si tratta di un tasso significativamente superiore alla media di lungo periodo del 15%. Questi Paesi sono caratterizzati da riserve valutarie limitate, un accesso al mercato mondiale limitato o del tutto inesistente e una bilancia dei pagamenti con saldo negativo.

Gli attivi con rating B, invece, potrebbero rappresentare delle opportunità. Sono anche sottovalutati, sebbene abbiano esigenze di finanziamento minime, e potrebbero resistere alle attuali oscillazioni della volatilità. Tra questi figurano l’Angola, l’Iraq, il Mozambico e il Gabon, tutti Paesi che attualmente beneficiano di condizioni commerciali favorevoli e sono in grado di finanziarsi autonomamente.

A nostro avviso, la situazione è generalmente migliore per gli emittenti di qualità più elevata; la loro solidità nei fondamentali economici attenua l’impatto dell’aumento dei costi di finanziamento. La maggior parte di questi emittenti sovrani dispone di un ampio mercato interno dove può collocare continuamente obbligazioni. Inoltre, hanno accesso al mercato del dollaro USA, dove incontrano una domanda elevata. Ad esempio, emittenti con rating BB come la Serbia e la Repubblica Dominicana sono economicamente solidi e, tuttavia, scambiano a valutazioni interessanti. Inoltre, esistono opportunità di investimento in Paesi del Medio Oriente come il Qatar e l’Arabia Saudita. L’America Latina, invece, è condizionata in maniera evidente dall’influenza della sfera politica sul mercato obbligazionario; anche in questo caso, però, gli emittenti potrebbero registrare performance migliori a breve termine rispetto a quelli di altre regioni.

Solida redditività

È interessante osservare anche le obbligazioni societarie dei mercati emergenti. Questi ultimi stanno ottenendo risultati nettamente migliori rispetto a quelli di molti paesi industrializzati. Sebbene le condizioni di finanziamento si stiano restringendo e la crescita stia rallentando, le società dei mercati emergenti dovrebbero comunque essere in grado di far fronte alla maggior parte dei propri obblighi di pagamento e di adempiere alle proprie obbligazioni nei prossimi due anni. Questo perché la loro redditività è solida. Inoltre, il volume delle nuove emissioni è diminuito drasticamente e gli spread sono aumentati di 80 punti base nel corso di quest’anno. Pertanto, alcuni effetti potenzialmente negativi sono già stati prezzati.

Nel complesso, le obbligazioni dei mercati emergenti sono di migliore qualità e con una duration inferiore rispetto alle obbligazioni societarie dei mercati sviluppati. Il loro spread è attualmente molto più ampio della media storica di lungo periodo. Ad esempio, le obbligazioni societarie dei mercati emergenti con rating BB sono scambiate 150 punti base al di sopra delle obbligazioni societarie USA con lo stesso rating, una posizione di partenza favorevole per ottenere rendimenti superiori alla media nel medio e lungo termine.

Questi rendimenti sono raggiungibili anche attraverso le obbligazioni dei paesi emergenti a basso rating e ad alto rendimento con rating BBB di Paesi come India, Israele, Tailandia, Messico e Perù. Anche le obbligazioni dei mercati emergenti ad alto rendimento con rating più basso, d’altro canto, sono più a rischio in un periodo di stagflazione o recessione. È quindi importante effettuare una selezione molto mirata in questo segmento e concentrarsi su società con una qualità paragonabile a quella dei titoli di Stato.

Attualmente, esistono interessanti opzioni di ingresso nelle obbligazioni dei mercati emergenti. Tuttavia, in questo momento, gli investitori dovrebbero osservare il tutto con molta cautela.

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