Investimenti: il Cfa Sentiment Index torna a peggiorare

Gli investitori professionali italiani certificati CFA rimangano negativi sulle prospettive dell’economia domestica sui prossimi sei mesi: il “Sentiment Index” registra un valore pari a -50, lontano tuttavia dai minimi dell’estate.

In termini di aspettative sui prossimi sei mesi, il 17,6% degli intervistati prevede un miglioramento delle condizioni macroeconomiche (-13,9% rispetto al mese scorso), il 14,7% stima condizioni invariate (+2% rispetto al sondaggio pubblicato ad inizio dicembre) ed il 67,6% prevede un peggioramento (+10,5% rispetto al mese scorso). La differenza tra coloro che risultano ottimisti sulle prospettive dell’economia italiana, rispetto ai pessimisti è pari a -50, un valore che rappresenta il “CFA Society Italy – Radiocor Sentiment Index” per il mese di gennaio 2023. Il dato scende di 7 punti circa rispetto alla precedente rilevazione, interrompendo la recente fase di recupero. Il dato si mantiene quindi ampiamente negativo ma lontano dai minimi assoluti di agosto 2022 (-74 punti).

Rimangono negative anche le view sul prossimo semestre per l’Eurozona e per gli Stati Uniti.

In questo contesto aumenta comunque la percentuale di coloro che vedono l’inflazione in discesa in Italia ed in Europa (circa il 60% degli intervistati) olte che negli Stati Uniti (circa il 73% dei partecipanti).

Sulla scia delle recenti dichiarazioni dei banchieri centrali europei ed americani, permangono tuttavia previsioni per un incremento dei tassi di interesse sulla parte breve delle curve, oltre che sulla parte lunga: su questa componente, le stime tornano infatti a prevedere rialzi dei rendimenti, in linea con una retorica meno accomodante di Fed e BCE.

Tornano in territorio negativo le attese sulle performance dei prossimi mesi dei mercati azionari.

Sulle valute, per il terzo mese consecutivo, i professionisti finanziari confermano la previsione di un deprezzamento del Dollaro USA contro Euro; le recenti dichiarazioni della Bank of Japan fanno invece propendere per un potenziale apprezzamento dello Yen.

Infine, sul petrolio, gli investitori prevedono un ribasso delle quotazioni nei prossimi sei mesi.

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