Asset allocation, in Asia tornano interessanti i titoli finanziari

“In Cina, ci aspettiamo che l’apertura dell’economia, dopo la fine della politica di tolleranza zero per il Covid, tornerà ad attirare gli investitori stranieri. Per la regione del Sud-Est asiatico, ci aspettiamo invece un’ulteriore diversificazione della catena di approvvigionamento globale, che si allontanerà sempre più dalla Cina. La regione trarrà vantaggio anche dall’indebolimento del dollaro e dalla stabilità dei tassi d’interesse”. Ad affermarlo è Marcel Zimmermann, gestore del fondo Lemanik Asian Opportunity di Lemanik, che di seguito spiega nei particolari la view.

La situazione economica regionale è rimasta debole durante l’ultimo trimestre 2022 e l’Asian Development Bank ha tagliato le previsioni per il 2022 dello 0,1%, portandole al 4,2%. La banca ha abbassato anche le previsioni per il 2023 dal 4,9 al 4,6 per cento.

L’andamento dei settori nel periodo in esame è stato chiaramente più difensivo: i titoli finanziari, le telecomunicazioni e la sanità hanno sovraperformato, mentre l’energia, le materie prime e la tecnologia hanno perso terreno. I titoli finanziari hanno beneficiato dei margini di crescita dei tassi d’interesse. La Banca del Giappone è intervenuta nuovamente sui mercati valutari per sostenere lo yen, ma la mossa del governatore Kuroda di aumentare il limite di rendimento delle obbligazioni a 10 anni dallo 0,25% allo 0,5% ha colto di sorpresa gli investitori. Lo yen ha registrato un forte rialzo sulla notizia rispetto al dollaro Usa.

I due principali fattori che hanno contribuito alla performance trimestrale positiva sono stati l’indebolimento del dollaro Usa, che ha sostenuto il rimbalzo delle azioni dei mercati emergenti, e la riapertura dell’economia cinese.

In particolare, i titoli cinesi negoziati a Hong Kong e negli Stati Uniti hanno registrato i maggiori guadagni percentuali dopo che durante il 2022 avevano toccato i minimi storici di valutazione.

Tra i mercati emergenti asiatici, l’Indonesia ha registrato una sottoperformance, in quanto gli investitori hanno preso profitto sui Paesi orientati alle risorse e a causa del nuovo codice penale approvato dal Governo, che indica una forma di Islam meno tollerante.

I principali eventi geopolitici si sono concentrati in Cina. Il Presidente Xi Jinping ha consolidato il suo potere assoluto durante il 20° Congresso del Partito Comunista Nazionale, ma ha dovuto affrontare grandi tumulti in tutta la Cina contro la sua politica draconiana di “tolleranza zero”. La Cina continua ad aumentare la sua pressione su Taiwan e le intrusioni nello spazio aereo e marittimo di Taiwan hanno raggiunto il livello più alto dal 1949.

In questo contesto generale, l’allocazione settoriale del nostro portafoglio è stata incrementata nei titoli finanziari, dove ci aspettiamo un netto miglioramento dei margini di interesse. Siamo ancora per lo più coperti sull’esposizione allo yen, data la nostra visione positiva sull’euro rispetto alla maggior parte delle valute. Le valutazioni delle azioni regionali restano a nostro avviso interessanti.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!