Obbligazioni: i nuovi collocamenti governativi e corporate sotto la lente

Settimana laterale sui mercati tra i timori legati all’inflazione e ai tassi d’interesse e un occhio verso Kiev e Mosca nell’anniversario dello scoppio del conflitto che sembra ancora lontano da una soluzione.

L’attenzione degli operatori era rivolta in particolare all’approfondimento delle minute della Fed, ossia i verbali dell’ultima riunione, con l’opportunità di poter interpretare le considerazioni dei vari esponenti per cercare di anticipare le prossime mosse in materia di politica economica.

Ciò che si evince dalla lettura è che all’ultimo meeting d’inizio febbraio, quasi tutti gli esponenti della Fed si sono trovati concordi su un rallentamento del ritmo dei rialzi dei tassi pur sottolineando che il rischio di un’inflazione elevata resta un fattore di primo piano nell’orientamento della politica monetaria. Subito dopo la diffusione delle minute i rendimenti dei titoli di Stato Usa sono saliti, inoltre hanno pesato anche le dichiarazioni dell’esponente Williams secondo il quale la Fed è assolutamente impegnata a raggiungere il target del 2% per l’inflazione.

La conseguenza è stata un rialzo dei rendimenti anche nell’Eurozona, dove il nostro Btp benchmark di riferimento è salito in area 4,45%, con lo spread contro Bund di poco sopra quota 190 punti. Il club 4% dell’Eurozona, si compone oltre che dell’Italia, anche di Cipro, Grecia e vede in avvicinamento anche la neo-entrata Croazia al 3,97%. Massiccia l’area tra il 3% ed il 4%, mentre sotto al 3% restano solo l’Olanda al 2,87% e la Germania al 2,54%. La media dei titoli dell’EU è al 3,15%. Per quel che riguarda i rendimenti decennali dell’UK, si fissano al 3,65%, mentre sui Treasury americani siamo alle soglie del 4%.

I nuovi bond govenrativi stto la lente

Settimana di aste per il Tesoro con offerta di Bot a sei e 12 mesi. Sul primo il totale di 3 miliardi al prezzo di 98,72 che esprime un rendimento del 3.03%, mentre sul 12 mesi la size di 2 miliardi è stata collocata a 97,468 che esprime un rendimento del 3.224%. Per il Btp sono stati incrementate le scadenze 2025 e 2028 con cedola del 3,4% ed il 2033 al 4,4%.

Tutto pronto per il nuovo Btp Italia con scadenza a cinque anni, il 14 marzo 2028, la partenza è fissata per lunedì 6 fino giovedì 9 marzo. Si tratta della diciannovesima emissione per il titolo di stato indicizzato all’inflazione con un taglio destinato al mercarto retail. Le caratteristiche del titolo sono sostanzialmente in linea con quelle delle precedenti emissioni, compreso il premio fedeltà all’8 per mille per gli investitori retail che lo mantengono fino alla scadenza. Il titolo sarà collocato sul mercato in due fasi: i primi tre giorni, salvo chiusura anticipata, saranno riservati ai risparmiatori retail, il 9 marzo  arà invece il turno degli investitori istituzionali. I tassi minimi garantiti saranno comunicati venerdì 3 marzo.

Successo del Granducato del Lussemburgo, che gode di tripla A di rating, con una doppia offerta a 10 e 20 anni. La prima emessa per 1,25 miliardi, ha visto richieste superiori ai sei miliardi di euro, fissando un rendimento a scadenza del 3,107% con prezzo di 99,092 e cedola del 3%, isin LU2591860569. Per la scadenza più lunga la size emessa è stata di 1,75 miliardi con richieste arrivate sui book dei leads per oltre 6,5 miliardi. Cedola fissata al 3,25% con prezzo d’emissione a 98,946 che esprime un rendimento a scadenza del 3,323%. Isin LU2591861021 e per entrambi la size minima è da mille euro con multipli di mille.

In Germania Federal State of Brandenburg ha collocato un’obbligazione a dieci anni, 27 febbraio 2032, emessa per 600 milioni di euro. Il rendimento che partiva da MS-3 è stato chiuso a MS-4, cedola 3% , prezzo 99.977 e rendimento 3.003%. Il taglio minimo è da mille euro con multipli di mille con Isin DE000A3E5SQ4 e rating Aaa.

Per il Bund, una riapertura per quattro miliardi sul trentennale 1,8% 2053 con Isin DE0001102614 che ai livelli attuali di prezzo di poco sopra quota 85 rende oltre il 2,5%.

Scelta in dollari per l’Egitto che debutta sui mercati con deal del tipo sukuk con scadenza a tre anni e cedola finale fissata al 10,875%. Alla fine la size trattabile sui nostri mercati è di 1,5 miliardi con taglio minimo da 200mila euro con multipli di mille e Isin XS2530049837.

Le nuove obbligazioni cortporate sotto i riflettori

Meno piena di altre settimane l’attività sui corporate, sia per la chiusura americana di lunedi 20 febbraio per il “President day”, che anche per il ponte di carnevale in alcuni Paesi europei.

Dopo l’aumento di capitale e i buoni risultati di bilancio, Monte dei Paschi è tornata sul mercato del debito con un bond senior da almeno 500 milioni di euro. Si tratta di un’emissione senior prefered a tasso fisso con scadenza 2 marzo 2026. L’emissione, in apertura di book, vede la cedola annuale in area 7%-7,125%. E’ previsto un richiamo dell’emissione da parte della banca senese, il 2 marzo 2025 alla pari (la call). Taglio minimo 100mila euro e Isin XS2593107258.

Dalla Spagna, emissione del Banco Sabadell  che ha emesso un’obbligazione covered bond con scadenza 28 agosto 2027. Prime indicazioni in area 32 punti base sopra il tasso midswap, abbassate a fine collocamento a 25 punti base. Gli ordini sul titolo collateralizzato hanno raggiunto i 4.25 miliardi di euro contro 1 miliardo di titoli in emissione. L’obbligazione offre una cedola fissa del 3.50%, prezzo 99.62 e rendimento 3.60%. Lotto minimo di 100mila euro con multipli di 100mila, rating Aa1/AAA-. Isin ES0413860836.

La tedesca Investitionsbank Berlin ha collocato un’obbligazione a dieci anni  dell’ammontare di 500 milioni di euro. Prime indicazioni di rendimento in area 2 punti base sopra il tasso midswap. Rating AAA, lotto minimo di 100mila euro con multipli di 100mila e Isin DE000A30V216.

Anche Free Hanseatic City of Bremen ha iniziato il collocamento di un’obbligazione senior con scadenza a dieci anni, il 2 marzo 2033. L’obbligazione viene collocata con un  rendimento di un punto base sotto il tasso midswap. Ammontare emesso 500 milioni di euro, Isin DE000A30V356.

Scelta del dollaro per la banca austriaca Okb, che gode della garanzia statale. Il gruppo ha emesso 1 miliardo con scadenza al 2028 e cedola del 4,25% al prezzo di 99,831 e taglio minimo da mille dollari con multipli di mille, Isin US676167CJ60 e rating Aa1/AA+.

A cura di Carlo Aloisio, senior broker

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