Asset allocation: le banche europee sono diverse da quelle Usa

Silicon Valley Bank, focalizzata sul settore tecnologico, ha registrato perdite per 1,8 miliardi di dollari su un portafoglio di titoli garantiti da ipoteca (MBS) di 21 miliardi di dollari che è stata costretta a vendere. Il disinvestimento obbligazionario è stato effettuato per coprire un significativo deflusso di depositi. La Silicon Valley Bank ha una struttura di bilancio meno diversificata rispetto a molte grandi banche globali ed è più esposta ai deflussi di depositi a causa di un tipo di cliente molto specifico: gli imprenditori tecnologici.

Riteniamo che il rischio di ingenti deflussi di depositi e successivi disinvestimenti obbligazionari ed emissioni di capitale sia basso per le banche europee diversificate“. Ad affermarlo è Guy de Blonay, Investment Manager, Financial Equities di Jupiter AM, che di seguito spiega i motivi e l’asset allocation conseguenziale.

Tuttavia, quanto è accaduto attira l’attenzione sul cambiamento della politica monetaria e sul suo potenziale impatto sulle banche. L’aumento dei tassi e l’inasprimento quantitativo, rimuovendo la liquidità dal sistema finanziario, possono esercitare pressioni sul valore degli asset e sui depositi, alterando le strutture di bilancio e incidendo sul margine di interesse netto, soprattutto negli Stati Uniti.

Continuiamo a preferire le banche europee rispetto a quelle statunitensi, con i tassi per ora ancora favorevoli in Europa (molto più che negli Stati Uniti) per i titoli bancari. Le revisioni delle stime di consenso rimangono stabilmente positive, il rendimento del capitale e il miglioramento della redditività continua a essere un pilastro fondamentale nella narrazione e, a nostro avviso, anche le valutazioni rimangono interessanti.

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