Asset allocation: ecco dove e come individuare le azioni “quality growth”

“Riteniamo che investire in società quality growth rappresenti una solida scelta d’investimento a seguito della contrazione delle valutazioni registrata nel 2022”. Parola di Gabriella Berglund, Branch Manager di Comgest Italia che ha aperto i lavori di una tavola rotonda organizzata da Comgest sui mercati azionari Quality Growth cinesi, giapponesi ed europei.

“Grazie a solidi flussi di cassa disponibili e bilanci solidi, le società quality growth possono continuare a crescere indisturbate dalla volatilità dei mercati, da un marcato aumento del costo del capitale o da un ciclo economico instabile. Le società che dipendono dai mercati dei capitali per il finanziamento possono essere vittime del costo ricorrente del capitale e del deterioramento del contesto di finanziamento per gli anni a venire. Ciò rafforza la nostra convinzione che la crescita basata sull’interesse composto sia la base per una performance di lungo periodo”, ha poi aggiunto Berglund.

Cina: il consumo interno resta il principale motore di crescita secolare

Ecco di seguito una sintesi dell’intervento di Jasmine Kang, analista e gestore del fondo Comgest Growth China

Il consumo interno rimane il principale motore di crescita secolare. I marchi cinesi stanno conquistando i giovani consumatori grazie a strategie efficaci di brand building e omnichannel. Le strategie di marketing direct-to-consumer (DTC) sono comuni ed efficaci: abbiamo osservato che molti giovani adolescenti indossano le scarpe da ginnastica Anta Sports. Abbiamo anche notato che Chow Tai Fook ha usufruito dell’artigianato tradizionale cinese per produrre gioielli d’oro fatti a mano e collezioni di pietre preziose innovative, che hanno conquistato le giovani generazioni.

Gli spostamenti in Cina stanno diventando più efficienti: le vendite di veicoli elettrici sono raddoppiate nel 2022, raggiungendo circa 7 milioni di unità, pari al 35% delle vendite nazionali di auto.

Mentre un numero sempre maggiore di veicoli elettrici circola sulle strade, molte aziende della catena del valore stanno rapidamente creando nuove opportunità. Per esempio, Minth ha beneficiato di ordini di alloggiamenti per batterie in alluminio da parte di VW e BMW, Inovance ha esteso la sua tecnologia di inverter alla catena cinematica dei veicoli elettrici, Sanhua ha sviluppato nuovi sistemi di gestione termica per i veicoli elettrici e Centre Testing ha aumentato il numero di contratti per il collaudo dell’elettronica dei veicoli elettrici.

Dopo la brusca fine dei rigidi lockdown per il Covid del dicembre 2022, abbiamo scoperto che le aziende cinesi sono ancora più orientate all’innovazione. Le industrie dei veicoli elettrici e del solare sono fiorenti. Non si tratta solo di pochi leader nella produzione di EV o di parchi solari. Ci sono diverse aziende visionarie che colgono le opportunità di business lungo la catena del valore, come le batterie EV, i propulsori, le attrezzature e i componenti solari e così via. Integrare l’intera catena del valore, dalle materie prime a monte alle applicazioni per gli utenti finali, offre alla Cina le basi per diventare in futuro un forte attore globale. In un momento in cui stiamo assistendo a un boom della domanda stimolata da nuovi settori, il Covid ha accelerato l’applicazione dell’automazione da parte delle aziende per migliorare la loro efficienza, e molte stanno ora lanciando linee di produzione automatizzate.

Infine, a fronte delle sfide geopolitiche in corso, le aziende hanno risposto costruendo la propria proprietà intellettuale per soddisfare la domanda laddove gli Stati Uniti non dovessero più esportare ora o in futuro. Considerando che i cinesi hanno iniziato a investire nel settore dei semiconduttori molto più tardi rispetto a molti altri Paesi, il divario tecnologico è oggi notevole, ma la crescente pressione geopolitica potrebbe trasformarsi in un’opportunità per i leader nazionali che cercano di conquistare quote di mercato nei nodi di produzione maturi e nei circuiti integrati analogici.

Giappone: investire in azende leader a livello globale

Chantana Ward, gestore del fondo Comgest Growth Asia

Il Giappone rimane un mercato molto interessante per investire in temi globali attraverso società leader a livello mondiale, a valutazioni interessanti perché non ancora conosciute.

Uno di questi temi è la ripresa dell’Asia dopo il Covid, che vede le nostre società in portafoglio esposte al trend dei consumatori asiatici emergenti, come Uniqlo (Fast Retailing) o Sushiro (Food and Life) e attraverso fornitori di tecnologia come Fanuc nell’automazione o ShinEtsu Chemical nei wafer per semiconduttori. Un altro tema è la spinta del settore tecnologico, in cui molte delle società in cui siamo investiti sono fornitori per passaggi indispensabili della supply chain, come Lasertec nell’ispezione della miniaturizzazione dei semiconduttori.

In questo momento, però, nella primavera del 2023, la riapertura del Giappone dopo tre anni di isolamento è un tema importante nonché un vantaggio economico di cui il Paese gode più tardi di altri perché ha protratto le restrizioni. Japan Air Terminal, l’operatore del principale aeroporto di Tokyo, Orix, un importante operatore di catene alberghiere, PPIH, che gestisce la catena di minimarket Don Quijote, molto apprezzati dai turisti, e Oriental Land, che gestisce Disneyland Tokyo, stanno già rilevando gli effetti di queste riaperture; si tratta di ampie posizioni nel nostro fondo e che forniscono anche importanti contributi alle performance.
Per alcuni trimestri, gran parte dei capitali sul mercato giapponese sono stati indirizzati verso il settore bancario, in attesa di un miglioramento dei margini di interesse netti in seguito ai cambiamenti nella politica monetaria. Il settore bancario giapponese ha sovraperformato i settori bancari degli altri mercati sviluppati, ad esempio di quasi il 50% rispetto al settore bancario statunitense nell’arco di un anno. Noi di Comgest, invece, prevediamo una regressione di questa situazione, poiché le aspettative di un cambiamento radicale della politica monetaria sembrano eccessive e la combinazione di utili e valutazioni interessanti in altri settori è senza precedenti.

Europa: i titoli quality growrth tornano interessanti

Wolfgang Fickus, Product Specialist Europa di Comgest

Dopo la significativa contrazione dei multipli dell’anno scorso, la valutazione è diventata significativamente più interessante per i titoli quality growth, mentre la crescita degli utili è stata forte nel corso del 2022 e si prevede che rimarrà forte anche nel 2023 e nel 2024. Le nostre società europee quality growth hanno registrato una forte performance su base annua in termini assoluti e relativi. Esse sono in grado di trasferire l’inflazione ai loro clienti: riteniamo che ciò continuerà a verificarsi grazie al loro forte vantaggio competitivo e quindi al loro potere di determinazione dei prezzi. La ripresa del costo del capitale rende fragili molte società che devono rivedere i loro piani di crescita in quanto dipendono dai mercati dei capitali per finanziare la crescita. Ciò non influisce sulle nostre società quality growth che finanziano la loro crescita internamente. Il crollo di SVP e Credit Suisse ha messo nuovamente a nudo la fragilità del settore bancario, al quale il fondo non ha mai avuto esposizione.

In prospettiva, il forte aumento dei tassi di interesse mette in dubbio anche l’attuale ripresa economica post-Covid, soprattutto perché la guerra in Ucraina ha innescato una perdita di fiducia dei consumatori e ha inciso sul potere d’acquisto. Di fatto, oggi molti osservatori prevedono una recessione in Europa. Le stime sugli utili aziendali hanno iniziato a calare bruscamente, ad eccezione dei produttori di materie prime e di petrolio. Proprio in un periodo di incertezza come questo, il potere di determinazione dei prezzi, la stabilità finanziaria e la relativa prevedibilità delle vendite e degli utili delle società quality growth sono preziose caratteristiche che le distinguono dal resto del mercato europeo. La selezione dei titoli e l’attenzione alla qualità saranno fondamentali nei prossimi anni. Il recente de-rating ha già portato le valutazioni al livello medio di lungo periodo: la costante crescita degli utili delle società in portafoglio dovrebbe trainare positivamente i prezzi delle azioni, piuttosto che la rotazione degli stili.

La strategia europea di Comgest continua ad applicare il proprio approccio concentrato e ad alta convinzione nella gestione del portafoglio, che include Dassault Systèmes come una delle partecipazioni chiave a lungo termine. L’azienda beneficia fortemente dei driver strutturali della domanda nel settore del software legati alla digitalizzazione dell’industria sanitaria. Anche la transizione ambientale è emersa come tema di crescita a lungo termine nel fondo. Comgest si aspetta che le società quality growth forniscano una crescita dinamica, in larga misura decorrelata rispetto alle prospettive dell’economia europea, ai tassi d’interesse o alla crisi bancaria.

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