Obbligazioni: i nuovi collocamenti governativi e corporate sotto la lente

In concomitanza con i primi numeri positivi delle iscrizioni all’evento di metà giugno a Rimini e mentre uscivano i calendari delle conferenze in programma, la Regione che ci ospiterà con il consueto calore ed entusiasmo, è stata colpita da una catastrofe ambientale che sta mettendo in ginocchio molti settori. Sono sicuro che per l’inizio dell’ITForum, sarà tutto sistemato perché la forza di volontà di quelle popolazioni è superiore a qualsiasi avversità e a loro va il mio più caloroso affetto di cuore. Il nostro Paese è pieno di risorse e si esalta nei momenti di difficoltà, basta vedere quanto capitato nella provincia di Bergamo, la più colpita dalla pandemia e capace di rialzarsi in fretta. L’ammirazione per l’organizzazione perfetta lungo il percorso della Granfondo Aereoporto di Bergamo, a cui ho preso parte la scorsa domenica, che toccava paesi al centro di ben altra attenzione nel 2020, come Nembro, Trescore ed altri, mette in primo piano l’asse Milano, Bergamo, Brescia capace di attrarre risorse economiche importanti ed essere al centro del sistema trasporti del paese. Questi aspetti si potranno tradurre in importanti strumenti d’investimento in futuro ed è auspicabile che potremmo avere nuove azioni od obbligazioni per ampliare lo sviluppo di queste risorse.

Guarando ai mercati in una settimana in cui non vi erano riunioni delle banche centrali a condizionare il mercato, come una decina d’anni fa sotto la presidenza Obama, è il dibattito sul tetto del debito pubblico americano, che si traduce in un braccio di ferro politico tra le due parti al Congresso. Ovviamente questa querelle alimenta la speculazione di un default se non ci fosse accordo, ciò significherebbe un default di una tripla A di rating ed a questo punto converrebbe gettare la spugna perché nulla avrebbe più alcun senso sui mercati. In ogni caso sia il presidente Biden che il leader repubblicano al Congresso, Kevin McCarthy puntano a chiudere a un accordo entro la fine del week-end.

Per quanto riguarda i rendimenti dei titoli governativi, vi è stato un consolidamento dopo gli ultimi rialzi, e una minore volatilità, segno che al momento i mercati prezzano che i rendimenti possano essere “arrivati£. La media decennale dell’UE è al 3,05% con il picco dell’Italia al 4,25%, unico paese rimasto sopra il 4%, visto che anche la Grecia e Cipro sono tornati sotto questa quota. In mezzo tutto il resto con la Germania all’opposto al 2,42%, per uno spread che rimane in area 185 punti.

Per quanto riguarda i Treasury americani decennali il rendimento è al 3,6%, contro il 4,17% del due anni ed il 3,88% del trentennale, segno evidente di una curva ancora invertita, che prezza sul lungo dei ribassi nei tassi. Per quanto riguarda la sterlina, il Gilt decennale è al 3,91%.

I nuovi bond governativi sotto la lente

In assenza di aste sui nostri titoli di stato, il Tesoro italiano è concentrato nelle operazioni di marketing che riguardano il nuovo BTP Valore, il nuovo titolo retail la cui prima emissione avrà una durata di 4 anni e prevede un premio fedeltà  di 0.50% per i risparmiatori che lo deterranno fino alla scadenza.  L’offerta sarà dal 5 al 9 giugno e le cedole saranno periodiche e calcolate in base a dei tassi prefissati crescenti nel tempo, che verranno comunicati il 1° giugno prossimo, congiuntamente al codice Isin che identifica il titolo. Le cedola saranno corrisposte su base semestrale ed a tassi crescenti; in pratica sarà fissato un tasso per i primi due anni e un secondo tasso per il secondo biennio.  Non sono previsti tetti o riparti all’emissione mentre sono state semplificate le modalità di sottoscrizione rispetto alle tradizionali aste

Dagli altri paesi dell’Eurozona sono arrivati incrementi su titoli già in circolazione, come per la Spagna 3,45% 2043, il più richiesto, con 2,11 miliardi mentre per l’1,4% 2028 l’incremento è stato di 1,4 miliardi. Maggiore copertura su tutta la curva da Parigi, che ha incrementato di 5 miliardi l’Oat 2,5% 2026 e di circa 3 ciascuno l’1% 2027 ed il 2,75% 2029. Incrementi più piccoli sugli Oat legati all’inflazione con scadenza 2029, 2036 e 2053.

Incremento da 935 milioni per la Finlandia sul bond a 15 anni emesso lo scorso gennaio, 2,75% 2028, isin FI4000546528, portando così il totale dell’emissione a 3,935 miliardi. In fase di collocamento il prezzo era stato di 98,484, mentre questo tap ha visto l’offerta a 95,01.

La Città di Dortmund ha collocato 110 milioni di euro sulla scadenza 23 maggio 2031. L’obbligazione senior non ha rating ed è stata collcocata al prezzo di 99.695 con un rendimento del 3.294%, 35 punti base sopra i tasso midswap. Cedola 3.25%, lotto minimo mille euro con multipli di mille e Isin DE000A351TQ3.

Le nuove obbligazioni corporate sotto i riflettori

Buona l’attività di primario in ambito corporate, con in primo piano nomi di peso della nostra economia. Dopo il successo del deal retail d’inizio anno raccogliendo ordini per oltre dieci miliardi di euro contro i 2due offerti, è scesa nuovamente in campo Eni con nuove emissioni a tasso fisso con scadenza a quattro e dieci anni. Si è trattato di una doppia tranche in offerta per un controvalore complessivo di 2 miliardi. La domanda è stata in tutto di cinque miliardi, arrivata da investitori istituzionali principalmente in Germania, Regno Unito, Francia e Italia. Quanto alle caratteristiche dei titoli proposti, abbiamo una scadenza a quattro anni e un’altra a dieci anni. Le obbligazioni Eni a quattro anni, scadenza 19 maggio 2027, sono anche sustainability-linked. L’importo emesso è stato di 750 milioni. Il bond stacca annualmente una cedola fissa lorda del 3,625%, il prezzo di re-offer è stato di 99,982 e il rendimento viaggia in area 3,63%. L’ultima cedola che sarà pagata in corrispondenza del rimborso del capitale può aumentare dello 0,50% nel caso in cui anche solo uno dei due obiettivi di sostenibilità ambientale non fosse centrato. Quanto alle obbligazioni Eni a dieci anni, scadenza 19 maggio 2033, l’importo emesso è stato di 1,25 miliardi. In questo caso, la cedola fissa lorda annuale è stata fissata al 4,25%, il prezzo di re-offer è stato di 99,505. Ciò si traduce in un rendimento alla scadenza del 4,32%. Lotto minimo negoziabile 100k+1k. La società ha rating medio-alti: A- /Baa1. Gli Isin sono rispettivamente XS2623957078 e XS2623956773.

Doppio green bond per Ferrovie dello Stato. Il gruppo ha collocato due emissioni a tasso fisso per complessivi  1,1 miliardi di euro. La tranche di sei anni, scadenza maggio 2029, è stata collocata per un ammontare di 600 milioni di euro, con cedola 4,125% e spread finale di 125 punti base sopra il tasso mid-swap di riferimento. Prezzo 99.454 e rendimento al 4.23%. La tranche di dieci anni, scadenza maggio 2033, è stata collocata per un ammontare di 500 milioni di euro, con cedola 4,5% e spread finale di 165 punti base sopra il tasso mid-swap di riferimento.  Prezzo 98.939 e rendimento 4.635%. Quest’ultima ha rappresentato la più lunga scadenza di sempre per un’emissione pubblica di Ferrovie. L’operazione ha attirato più di 180 ordini dagli investitori con oltre due milaiardi di euro raccolti. Lotto minimo di negoziazione 100mila euro con multipli di mille e rating BBB. Isin XS2627121259 per la tranche a sei anni e Isin XS2627121507 per la tranche a dieci anni.

Banca Intesa Sanpaolo ha raccolto 2,25 miliardi di euro con l’emissione di un Green Bond Senior Preferred in doppia tranche. Per l’istituto è stata la terza emissione in formato “verde” di quest’anno. Anch’essa è destinata a finanziare o rifinanziare le voci indicate nel Green, Social and Sustainability Bond Framework aziendale. Quanto alle due tranche, sono una di tre e l’altra di sette anni.

Il Green Bond a tre anni ha raccolto ordini per 2 miliardi e l’importo offerto è stato di 1 miliardo. L’alta domanda ha consentito a Intesa Sanpaolo di ridurre il rendimento offerto di 25 punti a premio di 90 punti base sul tasso midswap, che ieri viaggiava al 3,18%. Il titolo stacca una cedola annuale lorda del 4%. Per quanto riguarda il Green Bond a sette anni, gli ordini attirati sono stati pari a quasi tre miliardi contro gli 1,25 miliardi offerti. Anche in questo caso l’elevata domanda ha consentito all’emittente di ridurre il rendimento proposto dello 0,25% rispetto alla guidance iniziale. Esso è risultato pari a +195 punti base sopra il tasso midswap, che sempre ieri era al 2,95%. La cedola annua lorda finale è stata del 4,875%. Rating Baa1/ BBB/BBB e Isin rispettivamente XS2625195891 e XS2625196352.

Successo anche per il deal di Lottomatica, diviso in due titoli. Il primo a tasso fisso del 7,125% per un totale di 565 milioni, ha visto il rendimento ridursi per l’alto interesse degli investitori. La scadenza è al 2028 ma all’interno sono comprese varie opportunità di richiamo, dalla call dopo due anni ad altre più complesse che lo portano ad essere un titolo per investitori professionali. La seconda tranche per 550 milioni, è un variabile con formula euribor trimestrale +412,5 con scadenza 2028 e prima call dopo un anno, anche per questo titolo vi sono varie clausole di richiamo.

Isin rispettivamente XS2628390366 e XS2628487956 per i mercati internazionali, vi sono anche degli Isin 144 per il mercato americano dove la società è presente. Taglio minimo 100mila euro con multipli di mille per entrambi.

BMW, ha effettuato una nuova emissione obbligazionaria suddivisa in tre tranche: tre anni e mezzo, sette e 12 anni. I proventi serviranno per rifinanziare parte del debito dell’emittente e parte dei progetti green. Le prime indicazioni di rendimento erano per la tranche a 3,5 anni, 22 novembre 2026,  nell’area di 35/40 punti base sulla curva midswap, per la tranche  con scadenza a 7 anni,  22  luglio 2030,  nell’area 60/65 punti base sulla curva midswap  e per la tranche con scadenza a 12 anni, 22maggio 2035, nell’area di 80 punti base sulla curva midswap. Gli ordini degli investitori hanno raggiunto i 3.8 miliardi ed hanno permesso all’emittente di ridurre il rendimento: la tranche a 3,5 anni (XS2625968693) offre un rendimento di 18 punti base sul tasso midswap, la tranche a sette anni (XS2625968347) offre un rendimento di 43 punti base,  la tranche a 12 anni (XS2625968776) offre un rendimento di 60 punti base.  Per la tranche a 3,5 anni cedola 3,25%, prezzo di emissione  99.996 e rendimento 3.255%, per la tranche a sette anni cedola 3.25%, prezzo di emissione 99.329 e rendimento 3.358% e per la tranche a 12 anni cedola 3.625%, prezzo di emissione 99.923 e rendimento 3.633%. Le tre tranche hanno ammontari rispettivamente di 750 milioni,  500 milioni e 750 milioni di euro. Rating delle obbligazioni A2/A e lotto minimo di negoziazione mille euro con multipli di mille, taglio appetibile anche alla clientela retail.

Carlsberg Breweries, multinazionale danese leader nel campo della birra, ha collocato un’obbligazione senior con scadenza novembre 2026 ed ammontare di 750 milioni di euro. Prime indicazioni in area 75 punti base sul tasso midswap, abbassate a 50 e infine a 42 puntibase, grazie alla buona domanda raggiunta nella fase di collocamento con due miliardi di ordini racxolti. Cedola 3.50%, prezzo 99.892 e rendimento 3.51%. Lotto minimo 100mila euro con multipli di mille, rating Baa2/BBB+ e Isin XS2624683301.

Raiffeisen Bank International ha collocato un’obbligazione  covered con scadenza 25 settembre 2027 e ammontare 500 milioni di euro. Il bond covered (Isin XS2626022656) paga una cedola annua del 3.375%, prezzo 99.767 e offre un rendimento del 3.437%, equivalente a 45 punti base sopra il tasso midswap. Rating Aa1 e lotto minimo 100mila euro.

Nrw Bank è pronta a collocare un nuovo bond nel mercato del dollaro; si tratta di un’obbligazione a tre anni con ammontare per 1 miliardo. Rating AA/AAA.

A cura di Carlo Aloisio, senior broker

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