Una performance superiore a quella delle sue controparti EM in valuta forte JP Morgan EM Bond Index Global Diversified e JP Morgan Corporate EM Bond Index, che sono cresciute rispettivamente del 3,4% e del 3,6%. Ci sono cinque motivi per prevedere che il debito dei mercati emergenti in valuta locale continuerà a sovraperformare nei prossimi 12 mesi.
In primo luogo, le banche centrali dei mercati emergenti hanno aumentato i tassi molto prima e in modo più aggressivo rispetto ai mercati avanzati. L’aumento dei tassi d’interesse relativi implica che il carry dei mercati emergenti è diventato più grande e più attraente nonostante i rialzi della Fed. La situazione era diversa nel 2018, quando la Fed aumentava i tassi ma i mercati emergenti non dovevano combattere l’inflazione. Nel 2018 il carry dei mercati emergenti veniva eroso, mentre nel 2022 il carry dei mercati emergenti migliorava, sostenendo quindi le valute di questi mercati.
Nonostante l’aumento dei tassi d’interesse nel mondo industrializzato, gli investitori non dovrebbero trascurare i mercati emergenti. Negli Stati Uniti, i buoni del Tesoro a sei mesi rendono quasi il 5,5%, mentre gli Schatzbriefe tedeschi a sei mesi rendono il 3,5%. L’equivalente brasiliano rende oltre il 12%. Si potrebbe pensare che il Brasile e gli altri mercati emergenti abbiano un’inflazione molto più alta rispetto all’area dell’euro, il che giustifica il rendimento più elevato, e di solito è vero, ma siamo in tempi insoliti, il che ci porta alla seconda ragione.
In secondo luogo, l’inflazione nei mercati emergenti sta scendendo con la stessa velocità o persino più velocemente rispetto ai Paesi sviluppati, e in alcuni casi è già più bassa. Ad esempio, il Brasile. L’inflazione ha raggiunto un picco superiore al 12% nell’aprile 2022, ma a maggio è scesa sotto il 4%, ben al di sotto del 6,1% della zona euro. Pertanto, gli alti tassi di interesse offerti in alcuni mercati emergenti non sono un’illusione monetaria giustificata dall’alta inflazione; in molti Paesi, in particolare in America Latina, si tratta di alti tassi di interesse reali.
In terzo luogo, le valute dei mercati emergenti sono diventate a buon mercato all’inizio della pandemia, le valutazioni erano interessanti. Tre anni dopo la pandemia, le valutazioni delle valute dei mercati emergenti appaiono più o meno corrette in termini reali, poiché le valute dei mercati emergenti si sono riprese. Pertanto, in aggregato, i guadagni sui cambi dovrebbero essere inferiori rispetto al recente passato. Ma c’è molta eterogeneità: alcune valute appaiono sopravvalutate, in particolare nell’Europa dell’Est e in Messico, mentre altre, come il peso colombiano, appaiono ancora a buon mercato. Sebbene questo terzo driver non sia così forte come un anno fa, ci sono altre due ragioni.
In quarto luogo, il posizionamento è leggero. Ciò significa che la quota di investimenti destinata alle obbligazioni in valuta locale è molto più ridotta rispetto a un decennio fa. Ciò lascia spazio a un aumento delle allocazioni in seguito ai recenti rendimenti, che incrementerebbe le plusvalenze dell’asset class.
In quinto luogo, con il rapido calo dell’inflazione nei mercati emergenti, alcuni Paesi come la Repubblica Dominicana, il Costa Rica, l’Uruguay e l’Ungheria hanno già iniziato a tagliare i tassi. Prevediamo che molti paesi più grandi dell’America Latina e dell’Europa orientale faranno lo stesso. In futuro, quindi, l’aumento dei prezzi delle obbligazioni, che sono inversamente correlati ai tassi d’interesse, sostituirà i guadagni in valuta estera come principale motore dei rendimenti dell’asset class.
Sebbene le variazioni dei tassi d’interesse abbiano reso le obbligazioni dei mercati emergenti in valuta locale più interessanti in tutte le regioni, c’è molto di più in questa storia. La valuta locale offre tipicamente un reddito e un rendimento totale elevati e migliorativi. Sebbene nell’attuale contesto il potenziale di apprezzamento della valuta sia reale, gli investitori devono considerare il rischio e la volatilità aggiuntivi presenti nel gioco valutario di tali obbligazioni. Se si aggiungono la minore vulnerabilità agli shock esterni e i vantaggi di una maggiore diversificazione, ecco che improvvisamente la valuta locale a prezzi elevati inizia a sembrare un’opportunità da prendere in considerazione.