Redditi da cripto-attività non compensabili con proventi di natura finanziaria

Compensare i redditi diversi derivanti dalle crito-attività con quelli di natura finanziaria non è possibile. E’ quanto emerge, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, dalla bozza di circolare messa in consultazione sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Nel dettaglio, in regime dichiarativo, la base imponibile è data dalla somma algebrica delle plusvalenze e altri proventi da cripto-attività e delle relative minusvalenze nette eccedenti l’importo di 2mila euro ed è riportabile negli esercizi successivi ma non oltre il quarto.

Per il regime amministrato invece lo stavbile rapporto con l’intermediario deve avere a oggetto solo le cripto-attività e l’imposta sostituiva è applicata indipendentemente dal superamento della soglia dei 2mila euro.

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