Asset allocation: l’outlook di Vontobel WM per i prossimi mesi

“Probabilmente durante le festività natalizie gli investitori dovranno fare i conti con una recessione negli Stati Uniti che di riflesso avrà conseguenze per il mondo intero”. Ad affermarlo è stato Mario Montagnani, Senior Investment Strategist di Vontobel WM, nel corso della presentazione alla stampa dell’outlook per i prossimi mesi della banca privata svizzera specializzata nell’asset management per clienti privati e istituzionali.

Montagnani ha poi spiegato come attualmente il quadro di crescita globale rimane debole, come confermano i PMI globali e il nostro indicatore di attività economica.

 

Tuttavia i mercati finanziari prezzano uno scenario ancora poco problematico, specie alla luce della previsione che gli stessi stimano almeno quattro tagli dei tassi da parte della Fed già nel 2024.

Attenzione però, avverte lo strategist: “quello che in cui stiamo vivendo (e investendo) non è un ciclo economico normale, considerando l’occupazione Usa, i dati relativi ai posti disponibili e ai costi in termine di risparmi in eccesso sostenuti dalla popolazione”. Non solo: gli oneri finanziari per le aziende USA sono ai minimi da 60 anni, nonostante la Fed abbia aumentato i tassi oltre il 5% in soli 18 mesi e crescono gli investimenti nel settore manifatturiero anche a fronte del rimpatrio degli asset”.

La lotta all’inflazione ha il suo prezzo

“I principali indicatori leader ci segnalano una recessione imminente: l’indice di coincidenza che traccia lo stato attuale dell’economia statunitense è in forte ritardo”, ribadisce Montagnani.


“I rigidi standard nello stanziamento di prestiti pesano e anche il consumatore è sempre più toccato da questo aspetto sull’attività industriale”, aggiunge Montagnani.

Come orientarsi in questo scenario?

In termini di asset allocation, avverte Montagnani, il mercato azionario sarà difficilmente immune a una recessione.

“Siamo di conseguenza neutrali sull’azionario, che dopo una recessione già in parte anticipata dal mercato, tornerà probabilmente a salire vedendo le statistiche. Settori difensivi (come le azioni svizzere), uno stock picking su aziende di qualità  comparti quali il lussofaranno comunque la differenza in portafoglio. Le azioni Usa sono restano poi preferite rispetto al quelle europee a causa del quadro macro nell’Eurozona. Neutrali, in linea generali anche sull’obbligazionario mentre tra le materie prime l’oro è la nostra commodity che prediligiamo”, conclude Montagnani.

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