Grande volatilità sui mercati che fa seguito alle riunioni delle banche centrali delle ultime settimane, ma soprattutto ai commenti e analisi che sono seguiti alle stesse, in cui sia Powell che la Lagarde, ci hanno messo il carico da novanta per ribadire che i tassi resteranno a questi livelli a lungo. Pertanto l’impennata dei rendimenti, pesa sul sentiment generale sia nel comparto azionario che in quello obbligazionario. I listini americani sono stati condizionati per molte sedute dai solidi dati sul mercato del lavoro che fanno addirittura temere nuove strette monetarie della Fede. Inoltre vi è una nuova tensione politica che pesa al Congresso degli Stati Uniti con la sfiducia dello speaker della Camera, Kevin McCarthy, finito nel mirino di alcuni deputati repubblicani in una fase delicata del dibattito sul bilancio federale. La legge di bilancio Usa, infatti, dovrà essere approvata entro il 17 novembre ma ora, con l’attuale vuoto di potere alla Camera, questo termine potrebbe essere a rischio.
Molti rappresentanti della Fed hanno ribadito che i tassi d’interesse rimarranno elevati molto a lungo e questo ha alimentato la tensione sul mercato obbligazionario spingendo il decennale americano vicino al 4,9% di rendimento, mentre in Europa il Bund si è avvicinato al 3%, con il gruppo principale oltre questa soglia e molti paesi saliti sopra il 4% tra cui Croazia, Cipro, Grecia, Slovacchia, Spagna e noi in maglia nera al 4,9%, la media dei titoli dell’EU è al 3,56%.
Un segnale della volatilità è giusto arrivato dopo che i Treasury Usa avevano rivisto i livelli di rendimento massimi dal 2007, con una repentina inversione dopo l’uscita del rapporto ADP relativo alla crescita dei nuovi posti di lavoro nel settore privato. Dal rapporto è emerso che l’aumento delle buste paga nel settore privato è stato di appena 89.000 unità nel mese di settembre, decisamente al di sotto del rialzo di 160.000 occupati stimato dagli economisti. Il dato, in contrasto con gli altri della settimana, ha smorzato i timori di un mercato del lavoro Usa ancora troppo forte, che erano stati scatenati alla vigilia dal rapporto Jolts, stilato dall’Us Bureau of Labor Statistics.
Il rapporto aveva messo in evidenza una crescita delle offerte di lavoro a 9,6 milioni, nel mese di agosto, ben oltre gli 8,8 milioni previsti dal consensus e gli 8,2 milioni di luglio.
L’inattesa solidità del dato aveva portato i tassi dei Treasuries Usa a correre: il risultato è che i rendimenti decennali erano schizzati oltre il 4,8%, fino al 4,884%, al record degli ultimi 16 anni.
I numeri peggiori delle attese emersi invece con il rapporto ADP hanno frenato il balzo dei rendimenti, con quelli decennali che tornato al 4,716%. Si ridimensionano anche per i tassi dei Treasuries a 30 anni, che scivolano di 26 punti base al 4,852%, dopo il balzo oltre la soglia del 5%, anche in questo caso al valore più alto dal 2007. I tassi dei Treasuries a due anni rimagono, al 5,033%.
I nuovi bond governativi sotto i riflettori
Nonostante le difficoltà del periodo, il Tesoro ha messo a segno un altro successo con la quotazione del nuovo Btp valore le cui cedole erano state fissate al 4,10% per i primi tre anni e al 4,5% nei due anni finali. Il collocamento è iniziato lunedì 2 ottobre ed andrà avanti fino alle 13 di venerdì 6 ottobre. Al termine del collocamento verranno annunciati i tassi cedolari definitivi che potranno essere confermati o rivisti, ma solo al rialzo. Il Btp Valore di ottobre 2023 è caratterizzato da cedole nominali pagate ogni trimestre. I risparmiatori individuali cui si rivolge questa famiglia di titoli di Stato riceveranno infatti una cedola ogni tre mesi, calcolata sulla base di un tasso prefissato per i primi tre anni, che aumenta per i successividue anni di vita del titolo (il cosiddetto meccanismo step-up). Gli investitori che acquisteranno il titolo nei giorni del collocamento e lo terranno fino a scadenza avranno diritto a premio extra finale di fedeltà pari allo 0,5% del capitale investito. Lotto minimo acquistabile 1.000 euro. Al termine della prima giornata dedicata alle sottoscrizioni, il BTP Valore 2028 ha attirato ordini per 4,77 miliardi e anche il secondo giorno di collocamento è partito benissimo chiudendo a 9.3 miliardi; gli ordini segnalano la fame di rendimento da parte delle famiglie italiane. Al terzo giorno di collocamento (Isin IT0005565392) il BTP Valore supera 12.9 miliardi; con la giornata di giovedì si è arrivati nell’area dei 15 miliardi e mancando ancora una parte di collocamento è evidente il segnale di fiducia arrivato dai risparmiatori come ha sottolineato il ministro dell’economia Giorgetti.
Sul primario governativo nell’Eurozona, l’attenzione è tutta per le aste a medio lungo di Francia e Spagna che offrivano su scadenze diverse. Da Parigi la divisione è arrivata per circa 1,8 miliardi sull’Oat 3% 2054, per 1,6 miliardi sul 2,5% 2043; dalla Spagna incremento di 1,2 miliardi sul Bonos 2,35% 2033 e per 1,6 miliardi sul Bonos 1% 2042, quest’ultimo emesso nel settembre 2021 a 99,365, ha visto questa tranche collocata al prezzo di 56,39 che corrisponde al 4,48% circa.
Nuovo deal dal fondo salva stati EFSF, uscito con 2,5 miliardi di euro con scadenza nel 2029 offrendo una cedola del 3,5% ed indirizzandosi anche alla clientela retail con il taglio da mille euro conmultipli di mille. Il titolo ha isin EU000A2SCAL3 e un prezzo d’emissione a 99,769. A questo si è affiancato un incremento da 1,5 miliardi sul titolo già in circolazione EFSF 3% 2034 al prezzo di 93,115 che esprime un rendimento a scadenza del 3,78%.
Le nuove emissioni corporate sotto la lente
Per la parte corporate e financial, non vi è stato molto, tra questi la Compagnie de Financement Foncier ha iniziato il collocamento di una nuova obbligazione OBG sustainability, ammontare 500 milioni di euro. Rating Aaa. Prime indicazioni di rendimento in area 40 punti sopra la curva midswap. Scadenza dell’obbligazione OBG fissata al 16 gennaio 2029. Lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila e Isin FR001400L933.
MBH Bank, una delle princiaplibanche ungheresi, ha annunciato il collocamento di una nuova obbligaziione 4NC3 Senior Preferred, rating assegnato al bond Baa3 e ammontare atteso 300 milioni di euro. In settimana sono iniziati i primi incontri con gli investitori per presentare l’operazione.
La società d’imballaggi Guala Closures ha emesso un titolo a tasso variabile euribor 3 mesi +400 con scadenza nel mese di giugno 2029 riservandosi delle finestre di richiamo durante il corso del deal a partire dal mese di ottobre 2024. Nel dettaglio si tratta di 350 milioni con taglio da 100mila euro con multipoli di mille, la prima cedola in corso è fissata al 7,905850%, Isin XS2702257051, con rating B1/B+. Prezzo d’emissione a 99 che si è sostanzialmente mantenuto nel grey market.
La società nel settore turistico Accor, ha emesso un titolo subordinato che ha ben performato sul mercato. Il deal per 500 milioni di euro prevedeva inizialmente un rendimento sopra il 7,5% sceso poi al 7,25% di cedola per l’alto numero di richieste arrivate sui book dei lead manager. Prezzo d’emissione a 99,842 salito in grey market sora quota 100. Isin FR001400L5X1 con taglio minimo da 100mila euro con multiplidi 100mila, rating atteso BB.
A cura di Carlo Aloisio, senior broker