“Le prospettive di un calo dei tassi di interesse e di un indebolimento del dollaro americano pongono le basi per un soft landing globale nel 2024. C’è un consenso crescente verso questo esito favorevole al mercato, ma un problema del consenso è proprio la sua intrinseca vulnerabilità agli shock o alle sorprese dai dati. Il 2024 sarà un anno ricco di eventi che potrebbero avere un impatto significativo sulle previsioni economiche e sulla volatilità dei mercati. Tra questi, la geopolitica è una potenziale fonte di preoccupazione: con oltre 40 elezioni in programma in tutto il mondo, il 2024 sarà uno degli anni elettorali più intensi della storia. Restiamo tuttavia cautamente ottimisti riguardo all’ambiente di mercato per l’anno prossimo”. Ad affermarlo è Morgane Delle Donne, Head of Investment Strategy Europa di Global X, che di seguito illustra nei particolari l’outlook per il prossimo anno.
Restiamo tuttavia cautamente ottimisti riguardo all’ambiente di mercato per l’anno prossimo. Sebbene sembri improbabile un forte rally del mercato azionario, in particolare nel primo semestre, gli investitori potranno contare su opportunità interessanti per navigare la volatilità e cogliere l’innovazione in diversi settori promettenti.
Le ravvicinate elezioni in Russia, Regno Unito, Unione Europea, India, Taiwan, Messico e Stati Uniti rappresentano probabilmente il rischio maggiore di far deviare l’economia globale dal suo percorso attuale e di innervosire i mercati. Il panorama geopolitico sempre più complesso, inoltre, pone rischi al rialzo per i prezzi del petrolio, con l’Europa particolarmente esposta.
Nel 2024 le dinamiche dell’inflazione delle economie sviluppate ed emergenti dovrebbero comunque allinearsi, con la maggior parte dei Paesi che sperimenterà una graduale disinflazione, causata dal dissiparsi degli shock dal lato dell’offerta combinati con l’inasprimento delle condizioni finanziarie. Se queste tendenze disinflazionistiche dovessero persistere, la Fed e la BCE potrebbero iniziare ad allentare le loro politiche monetarie a giugno, seguite dalla BoE più tardi nell’estate del 2024.
Un dollaro più debole e l’irripidirsi delle curve dei tassi globali potrebbero aiutare anche le banche centrali dei mercati emergenti a proseguire l’allentamento monetario. L’economia cinese potrebbe migliorare grazie all’indebolimento del biglietto verde, alla riduzione delle tensioni commerciali con gli USA e a una politica di stimolo graduale. Si prevede che la Bank of Japan continuerà ad allentare il controllo della curva dei rendimenti e abbandonerà la politica dei tassi d’interesse negativi, il che dovrebbe avere un impatto moderato sui tassi globali.
Gli investitori stanno tenendo d’occhio anche le valutazioni. I giganti tech, che hanno portato l’S&P 500 e il Nasdaq 100 a salire nel 2023, potrebbero continuare a trainare il mercato, viste le scommesse su un taglio dei tassi della Fed. Tuttavia, i dubbi sulle valutazioni di alcune mega-cap tech potrebbero rendere più cauti gli investitori.
I temi legati all’ecosistema dell’IA, tra cui il cloud computing, la robotica e i data center, potrebbero trovare nuovi catalizzatori di crescita nel 2024. In particolare, si prevede che la tecnologia quantistica possa essere un driver importante, e di certo sarà una tendenza secolare che nel lungo periodo avrà un impatto significativo sulla società e su tutti i settori economici.
Per ora, però, gli investimenti diretti nella tecnologia quantistica sono limitati a venture capital, angel investors e altri investimenti privati. Un approccio indiretto per ottenere un’esposizione a questo trend è rappresentato dai temi Cloud Computing e Cybersecurity, che hanno il potenziale per far bene nel 2024. Offrono infatti valutazioni interessanti rispetto a temi correlati come l’IA, pur garantendo un’esposizione early stage alla tecnologia quantistica. La cybersecurity potrebbe anche rappresentare una strategia difensiva contro i rischi geopolitici derivanti dalle elezioni.
Un altro tema che dovrebbe performare bene nel 2024 è lo sviluppo delle infrastrutture, che dovrebbe continuare a beneficiare di ingenti investimenti pubblici, oltre ad essere ben posizionato come tema anticiclico in un contesto di prospettive economiche più deboli. Il governo USA dovrebbe spendere circa 300 miliardi di dollari all’anno nel prossimo decennio, il che si tradurrebbe potenzialmente in un aumento del 37% delle entrate per le società di infrastrutture. In Europa, la Commissione europea mira a mobilitare fino a 300 miliardi di euro di investimenti entro il 2027.
Sebbene sembri improbabile un forte rally del mercato azionario, in particolare nel primo semestre, gli investitori potranno contare su opportunità interessanti per navigare la volatilità e cogliere l’innovazione in diversi settori promettenti.
Le ravvicinate elezioni in Russia, Regno Unito, Unione Europea, India, Taiwan, Messico e Stati Uniti rappresentano probabilmente il rischio maggiore di far deviare l’economia globale dal suo percorso attuale e di innervosire i mercati. Il panorama geopolitico sempre più complesso, inoltre, pone rischi al rialzo per i prezzi del petrolio, con l’Europa particolarmente esposta.
Nel 2024 le dinamiche dell’inflazione delle economie sviluppate ed emergenti dovrebbero comunque allinearsi, con la maggior parte dei Paesi che sperimenterà una graduale disinflazione, causata dal dissiparsi degli shock dal lato dell’offerta combinati con l’inasprimento delle condizioni finanziarie. Se queste tendenze disinflazionistiche dovessero persistere, la Fed e la BCE potrebbero iniziare ad allentare le loro politiche monetarie a giugno, seguite dalla BoE più tardi nell’estate del 2024.
Un dollaro più debole e l’irripidirsi delle curve dei tassi globali potrebbero aiutare anche le banche centrali dei mercati emergenti a proseguire l’allentamento monetario. L’economia cinese potrebbe migliorare grazie all’indebolimento del biglietto verde, alla riduzione delle tensioni commerciali con gli USA e a una politica di stimolo graduale. Si prevede che la Bank of Japan continuerà ad allentare il controllo della curva dei rendimenti e abbandonerà la politica dei tassi d’interesse negativi, il che dovrebbe avere un impatto moderato sui tassi globali.
Gli investitori stanno tenendo d’occhio anche le valutazioni. I giganti tech, che hanno portato l’S&P 500 e il Nasdaq 100 a salire nel 2023, potrebbero continuare a trainare il mercato, viste le scommesse su un taglio dei tassi della Fed. Tuttavia, i dubbi sulle valutazioni di alcune mega-cap tech potrebbero rendere più cauti gli investitori.
I temi legati all’ecosistema dell’IA, tra cui il cloud computing, la robotica e i data center, potrebbero trovare nuovi catalizzatori di crescita nel 2024. In particolare, si prevede che la tecnologia quantistica possa essere un driver importante, e di certo sarà una tendenza secolare che nel lungo periodo avrà un impatto significativo sulla società e su tutti i settori economici.
Per ora, però, gli investimenti diretti nella tecnologia quantistica sono limitati a venture capital, angel investors e altri investimenti privati. Un approccio indiretto per ottenere un’esposizione a questo trend è rappresentato dai temi Cloud Computing e Cybersecurity, che hanno il potenziale per far bene nel 2024. Offrono infatti valutazioni interessanti rispetto a temi correlati come l’IA, pur garantendo un’esposizione early stage alla tecnologia quantistica. La cybersecurity potrebbe anche rappresentare una strategia difensiva contro i rischi geopolitici derivanti dalle elezioni.
Un altro tema che dovrebbe performare bene nel 2024 è lo sviluppo delle infrastrutture, che dovrebbe continuare a beneficiare di ingenti investimenti pubblici, oltre ad essere ben posizionato come tema anticiclico in un contesto di prospettive economiche più deboli. Il governo USA dovrebbe spendere circa 300 miliardi di dollari all’anno nel prossimo decennio, il che si tradurrebbe potenzialmente in un aumento del 37% delle entrate per le società di infrastrutture. In Europa, la Commissione europea mira a mobilitare fino a 300 miliardi di euro di investimenti entro il 2027.