Asset allocation, azionario: possibile rotazione sui titoli ciclici

“Per molto tempo, l’ambiente del mercato azionario è stato caratterizzato dall’incertezza e dalle preoccupazioni per il futuro sviluppo economico. Tuttavia, recentemente il pericolo di una recessione imminente sembrava essere stato scongiurato. E visto che i mercati azionari sono stati trainati a lungo da azioni tecnologiche in crescita strutturale e dal boom dell’AI, molti investitori si chiedono se sia arrivato il momento delle azioni cicliche“. A farlo notare è Tilo Wannow, portfolio manager del fondo Oddo Bff Polaris Balanced di Oddo Bhf AM, che di seguito illustra nei particolari la view.

L’universo degli investimenti ciclici è fondamentalmente un terreno accidentato

Le azioni cicliche provengono da settori la cui performance dipende fortemente dall’andamento dell’economia. Al termine di un periodo prolungato di siccità, secondo la teoria, gli investimenti in settori come banche, immobili o materie prime dovrebbero consentire agli investitori di posizionarsi per la prossima ripresa. Tuttavia, prevedere i cicli macro si è dimostrato difficile. Se la recessione, che per il momento è stata evitata, si verifica con un certo ritardo, le aspettative di profitto delle aziende cicliche potrebbero rivelarsi troppo ottimistiche. Soprattutto se i fattori di crescita strutturali sono pochi e la pressione competitiva all’interno del settore è forte.

Come ridurre i rischi dell’investimento nei settori ciclici

Secondo la nostra analisi, tuttavia, un’allocazione in azioni cicliche può offrire un valore aggiunto se si considerano alcuni aspetti della gestione del rischio. In termini di rischio, è opportuno che le azioni selezionate abbiano una bassa correlazione con altri componenti del portafoglio, come le grandi azioni tecnologiche. È inoltre vantaggioso se, oltre al modello ciclico, piuttosto a breve termine, esiste un trend di crescita globale a lungo termine nel settore. I minimi ciclici sono in genere ben al di sopra dell’ultimo punto di svolta inferiore e le fasi di boom portano a nuovi massimi di utili e flussi di cassa. Infine, all’interno dei settori ciclici, occorre prestare attenzione alle “reti di sicurezza” specifiche dell’azienda, come una struttura di bilancio sana o un’elevata percentuale di reddito ricorrente, ad esempio, da attività di manutenzione e ricambi. A nostro avviso, questo trasforma un investimento ciclico in un’aggiunta sensata a lungo termine con un rischio gestibile. E se il momento macroeconomico è giusto, tanto meglio.

Aree di mercato potenziali con potenziale di recupero

In alcune aree del mercato, ci sono segnali di una combinazione positiva di calo ciclico, crescita strutturale e strutture di bilancio sane. Nelle aree più difensive del settore chimico, ad esempio la chimica alimentare, parti del mercato dei semiconduttori e l’automazione industriale, è probabile che le aspettative degli investitori abbiano toccato il fondo. Anche nel caso dei fornitori di apparecchiature di laboratorio, le tendenze a breve e a lungo termine dovrebbero puntare al rialzo.

 

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