Goldman Sachs: 30 anni di crescita per utilities “verdi”

Goldman Sachs: puntare sull’ambiente

Qualcuno tra l’America e l’Italia sembra non averlo ancora capito, ma la tutela dell’ambiente è destinata a diventare uno dei temi guida dell’economia mondiale dei prossimi decenni, piaccia o non piaccia. Commentando in particolare il piano da oltre 50 miliardi di euro annunciato da Berlino, gli analisti di Goldman Sachs nota come il piano, che prevede la riduzione del 55% delle emissioni (rispetto al 1990) entro il 2030 e il raggiungimento delle emissioni zero di carbone entro il 2050 scrivono che può essere un piano “pionieristico”.

Stop al carbone grazie a incentivi e tasse

Non solo: il piano di Berlino potrebbe, visto il peso della Germania in Europa, essere seguito da un più vasto piano a livello Ue, che a sua volta farebbe da progetto pilota per il resto del mondo secondo gli esperti della banca d’affari americana. Il piano incoraggia in particolare l’accelerazione nello sviluppo dell’ecolico/solare, un chiaro percorso per eliminare gradualmente carbone e lignite e un cambiamento nel comportamento dei consumatori attraverso la combinazione di incentivi fiscali e tasse su mobilità e riscaldamento basate sul carbone.

Un trentennio di crescita per le utilities “verdi”

Le implicazioni sui mercati per gli uomini di Goldman Sachs sono chiare: “Pensiamo che la combinazione di crescente centralità delle politiche climatiche e miglioramento dell’economia eolica/solare (che non richiedono più sovvenzioni: i costi sono diminuiti del 60%-85% dal 2010) probabilmente supporteranno 30 anni di crescita per le utility più esposte”. Per questo gli esperti consigliano di investire in particolare su Rwe, Orsted, Edp, Edrp, Enel, Sse e Iberdrola.

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