Porte chiuse ai viaggiatori italiani in 50 paesi al mondo

Sempre più paesi chiudono le frontiere con l’Italia

Cancellazione dei voli con effetto immediato e migliaia di passeggeri improvvisamente lasciati a terra. L’elenco dei paesi che chiudono le frontiere agli italiani si allunga ogni giorno e RimborsoalVolo.it, sito specializzata nell’assistenza ai passeggeri aerei, prova a fare chiarezza sulla situazione e su cosa davvero spetti ai passeggeri in questi casi. Una delle ultime decisioni di maggiore impatto è arrivata dagli Stati Uniti d’America che hanno portato l’allerta a livello 4 per le regioni d’Italia più colpite dal Covid-19.

Gli Usa bloccano voli da e per Milano fino al 12 maggio

Si tratta del livello più alto che fino a questo momento era stato destinato solo alla Cina e significa in pratica “non viaggiare” da/per Milano fino al 12 maggio. Per tutte le altre regioni d’Italia gli Usa hanno indicato livello di allerta 3, ossia “evitare i viaggi non essenziali”, con la richiesta di test sul coronavirus per tutti i passeggeri in arrivo dall’Italia. In tutto però sono ormai oltre 50 i paesi che hanno preso misure dure nei confronti dei passeggeri italiani.

Turchia interrompe i voli, Arabia Saudita vieta l’ingresso

Si va da Turkish Airlines, che ha cancellato tutti i voli diretti Turchia-Italia fino a tempo indeterminato, al Kuwait che ha sospeso tutti i voli provenienti dall’Italia, dalla Giordania e dall’Arabia Saudita che vietano l’ingresso a chiunque (compresi eventuali pellegrini musulmani diretti alla Mecca) sia stato in Italia nelle due settimane precedenti l’arrivo, alle Mauritius, che non permettono l’ingresso a chi proviene da Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna.

Divieti di sbarco e quarantene in tutta Europa e non solo

E poi ancora: la Repubblica Ceca e il Libano hanno interrotto i voli da e per l’Italia e vietano comunque l’ingresso agli italiani, come pure Iraq e Giamaica, mentre il Vietnam segnala la “possibilità” (per ora) di respingimento per chi arriva dall’Italia e il Qatar il rimpatrio o l’obbligo di quarantena. Quarantena possibile (per chi arriva in generale dall’Italia) o obbligatoria (per chi proviene da regioni con aree “rosse”) anche nel caso di Gran Bretagna, Irlanda, Lussemburgo, Germania, Estonia, Polonia, Romania, Lituania (quarantena ospedaliera se si presenta febbre allo sbarco), Cina, Taiwan, Hong Kong, India, Eritrea, Ciad, Tagikistan, Kazakistan, Kirghzistan, Zambia, Grenada, Saint Lucia, Malta e Islanda.

Madagascar invita ad annullare o posporre i viaggi

Vi sono infine paesi come l’Argentina, la Bulgaria, la Slovacchia, ma anche Cile, Montenegro, Macedonia, Lettonia, Repubblica Dominicana e Nicaragua che fanno compilare un questionario a chi arriva dall’Italia riservandosi di effettuare controlli medici, o che chiedono un certificato medico non più vecchio di tre giorni a chi arriva dall’Italia come Samoa e Polinesia Francese. Per contro Francia, Spagna, Grecia, Turchia, Irlanda, Russia e Croazia stanno già “sconsigliando” i viaggi in Italia, specie al Nord, l’Olanda lo ha vietato per le sole zone rosse (ma ha indicato Roma e Lazio come aree a rischio), il Madagascar “invita” chi deve arrivare dall’Italia ad annullare o posticipare il volo e infine chi come Egitto, Algeria, Ungheria, Ucraina, Moldavia, Georgia e Sudafrica effettua un controllo della temperatura a tutti i passeggeri in arrivo dall’Italia.

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