Usa, richieste sussidi di disoccupazione a 6,6 milioni

Usa: 6,6 milioni di richieste sussidi di disoccupazione

Prosegue il crollo del mercato del lavoro americano: il Labour Department ha annunciato che la scorsa settimana le richieste di sussidi di disoccupazione (“jobless claims”) sono quasi raddoppiati a 6,64 milioni dai 3,5 milioni (dato rettificato) della settimana precedente, risultando ben oltre non solo i 3,76 milioni che il mercato si attendeva in media ma anche i 5,25 milioni delle stime più elevate.

Mercato del lavoro in caduta libera

Del resto alla fine della scorsa settimana, cui i dati odierni si riferiscono, l’80% dei lavoratori americani era sottoposta a una qualche forma di lockdown contro il 50% della settimana precedente. Commentando prima della diffusione ufficiale, gli economisti americani segnalavano all’agenzie Reuters come “il mercato del lavoro americano è in caduta libera”, con sempre più stringenti misure di chiusura anti-epidemia e con un numero crescente di stati che non riesce a elaborate tutte le richieste di sussidi di disoccupazione.

Epidemia da coronavirus mette sistema in crisi

Ne è una dimostrazione il dato rettificato della settimana precedente, in crescita rispetto alle prime indicazioni di circa 3,2 milioni. Segno che il peggio ancora deve arrivare in un paese che Donald Trump ha provato fino all’ultimo a descrivere come il più forte di tutti ma che ha scoperto la drammatica fragilità del suo sistema sanitario di fronte ad un’epidemia di coronavirus che secondo i dati del Johns Hopksins a ieri aveva già contagiato oltre 216.7100 americani causando 5.137 decessi.

Per la Fed il peggio deve ancora venire

Il problema è che secondo le previsioni della stessa Federal Reseve circa 67 milioni di americani sono impiegati in un lavoro ad elevato rischio di disoccupazione e di questi nel secondo trimestre dell’anno oltre 47 milioni potrebbero perdere, per un periodo di tempo più o meno lungo, il lavoro. Una cifra che farebbe esplodere il tasso di disoccupazione dal 3,5% di fine febbraio (quando non trovavano lavoro 5,76 milioni di persone) a oltre il 32% (col rischio che siano “a spasso” quasi 53 milioni di persone).

Lavoro e welfare decideranno il prossimo presidente Usa?

Basteranno i sussidi di disoccupazione a garantire la sopravvivenza di tutti o della maggior parte di costoro e quali saranno i costi sociali di eventuali ritardi nel riavvio dell’attività economica sono le domande a cui al momento nessuno sa realmente rispondere, ma che potrebbero presto diventare il tema centrale dalla campagna elettorale per le prossime elezioni presidenziali di novembre, nell’ambito di una riflessione che appare inevitabile sulla sostenibilità del “modello americano” di welfare e di economia.

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