Unilever: stando a casa cala la spesa per prodotti igienici

Unilever: col lockdown spese per igiene in calo

Ignác Semmelweis, medico ungherese che 150 anni fa per primo sostenne l’importanza di lavarsi le mani da parte dei colleghi medici per impedire la diffusione della febbre puerperale tra le pazienti della clinica universitaria viennese dove lavorava (finendo peraltro attaccato dai baroni universitari dell’epoca per tali affermazioni) forse si rivolterebbe nella tomba. Secondo Unilever, gli attuali lockdown stanno abbassando, e non alzando, gli standard igienici personali.

Shampoo e deodoranti tra i più penalizzati

Questo almeno quanto sostiene il quotidiano finanziario britannico Financial Times, precisando che secondo Graeme Pitkethly, direttore finanziario del gruppo anglo-olandese, circa il25% delle spese per prodotti di cura personale, come i lavaggi dei capelli, l’acconciatura e l’uso di prodotti per la cura della pelle e deodoranti, sono legate all’uscita di casa per andare a lavoro o a scuola. E proprio dover restare in casa sta dunque riducendo la domanda di questi prodotti.

Nessuna ripresa immediata dopo i lockdown

Il contraccolpo, ha avvertito Pitkethly, si è già notato sia in Cina sia in India, dove i prodotti per la cura dei capelli hanno già registrato un calo, così come quelli per la cura della pelle, mentre per ora tengono le vendite di deodoranti, che però sarebbero a rischio. Secondo il manager di Unilever, neppure la fine dei lockdown porterà a una ripresa delle vendite di prodotti di salute personale, almeno non rapidamente.

Più attenzione al rapporto qualità/prezzo

“Si passerà più tempo in casa, più tempo a cucinare, mentre potrebbero esservi meno occasioni per la cura personale”. Non crediate che siano solo le signore a trascurarsi: anche i prodotti da barba starebbero subendo un calo di vendite perché gli uomini tendono a radersi di meno. “Stiamo certamente andando incontro ad un periodo di bassa crescita economica” ha commentato il Ceo di Unilever, Alan Jope. Per questo Unilever riorganizzerà il portafogli prodotti “in base a priorità basate sul rapporto qualità-prezzo”, una rivoluzione che secondo Jope è destinata a durare almeno un paio d’anni.

Acquisti online strutturalmente in crescita

Peraltro, ha concluso il manager, “non c’è dubbio che le preoccupazioni delle persone in fatto di igiene siano aumentate” e che “il passaggio al consumo digitale online di media e agli acquisti online è qualcosa che sarà permanente” e che richiederà un nuovo approccio da parte di Unilever e dei suoi concorrenti. Forse la gente non sta rinunciando all’igiene in fondo, ma solo cambiando l’ordine di priorità e il modo di fare la sua spesa al riguardo.

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