Inflazione ferma ad aprile, guanti e mascherine ancora cari

Inflazione non cala in marzo

L’inflazione italiana ha sorpreso le attese ad aprile segnando secondo l’Istat un incremento dello 0,1% su marzo (stabile rispetto a marzo stesso, ma il consenso si attendeva una variazione di -0,2%), ovvero rimanendo invariata sui 12 mesi (da +0,1% di fine marzo e contro attese pari a -0,2%). L’azzeramento dell’inflazione, spiega l’Istat, “è imputabile prevalentemente alla dinamica dei prezzi dei beni energetici”, che amplificano la loro flessione sia nella componente regolamentata (da -9,4% a -13,9%) sia in quella non regolamentata (da -2,7% a -7,6%)”.

Aumentano i prezzi degli alimentari

Questa dinamica è “in parte compensata dall’accelerazione dei prezzi dei beni alimentari (da +1,1% a +2,8%)” e, in misura minore, dalla riduzione del calo dei prezzi dei servizi relativi alle comunicazioni (da -2,6% a -1,3%). L’inflazione “di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è stabile a +0,7%, quella al netto dei soli beni energetici passa da +0,7% a +0,9%. L’inflazione acquisita per il 2020 è pari a +0,1% per l’indice generale, a +0,6% per la componente di fondo, conclude l’Istat.

Per guanti e mascherine rincari eccessivi

Ma al di là del dato dell’inflazione generale, fanno molto discutere gli incrementi di prezzo che si registrano su alcuni singoli beni come guanti, mascherine e gel disinfettante. Prezzi che riflettono da un lato la difficoltà ad approvvigionarsi sul mercato all’ingrosso, dall’altro qualche tentativo di speculazione approfittando dell’emergenza Covid-19. Una confezione di guanti monouso, che prima della pandemia costava mediamente dai 3,00 ai 3,90 euro, si trova ora in farmacia mediamente a 7,90 euro mentre online si va dai 14,99 ai 29,99 euro.

Gel igienizzante alle stelle a inizio epidemia

Le mascherine chirurgiche, il cui prezzo tra mille polemiche è appena stato “calmierato” (da lunedì prossimo) a 0,50 euro ciascuna dal commissario straordinario Domico Arcuri, sono passate, come ricordato dallo stesso Arcuri, da 8 centesimi l’una ante-pandemia a 1,2-2,4 euro, con punte di 5 euro l’una. Il gel disinfettante, normalmente in vendita attorno ai 3 euro a confezione, ad inizio emergenza (fine febbraio) a chi riusciva a trovarlo online è arrivato a costare tra i 15 e i 22 euro a confezione.

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