Formula 1, accordo per tagliare i costi
Con nessuna gara ancora all’attivo, piloti intenti a gareggiare virtualmente nei circuti di eSports e un calendario 2020 sempre più a rischio (al momento si sa che le gare dovrebbero svolgersi, a porte chiuse, nei mesi di luglio, agosto e settembre, a partire dal Gran Premio dell’Austria, dal 3 al 5 luglio), la Formula 1, campionato cui partecipano i team Ferrari e Alfa Romeo (motorizzata Ferrari), trova i primi accordi almeno per tagliare i costi ed evitare il fallimento dei team minori.
Budget ridotti dal 2021
Come annunciato da Ross Brawn, ex direttore tecnico Ferrari e attuale direttore generale di Formula 1 (gruppo Liberty Media), l’anno prossimo il budget cap calerà da 175 a 145 milioni di dollari (circa 132 milioni di euro) e verosimilmente potrebbe ulteriormente ridursi negli anni successivi, nonostante l’opposizione di alcuni dei team maggiori come la stessa Ferrari.
Nuovi regolamenti slittano di un anno
Brawn ha anche annunciato che i nuovi regolamenti tecnici, che avrebbero dovuto entrare in vigore l’anno prossimo, slitteranno di un anno. “Penso ci sia un legittimo bisogno di trasportare queste macchine nel prossimo anno, perché siamo nel mezzo di una terribile pandemia e alcune squadre hanno spinto per rinviarli (i nuovi regolamenti, ndr) di un altro anno” ha spiegato Brawn in un’intervista.
Brawn: soldi non devono essere unico metro competitività
Le nuove regole secondo Brawn peraltro porteranno a macchine meno costose e meno complesse, con un’aerodinamica fortemente rivisitata per migliorare i sorpassi, e a programmi di 3 giorni (anziché 4 giorni come attualmente) per i weekend dedicati ai Gran Premi, quando potranno tornare ad avere un pubblico. “Le auto che abbiamo ora sono così complesse che più spendi più velocemente vai” ha concluso Brawn, secondo cui occorre “ridurre questo gap e creare una situazione in cui il denaro non è l’unico criterio alla base di quanto sarai competitivo”.