Calcio e palestre, la ripartenza si avvicina

Serie A, aperture dal governo

Nonostante gli ancora elevati timori di una possibile seconda ondata di contagi da Covid-19, l’Italia prova a ripartire, col governo che appare intenzionato a correre “un rischio calcolato” e ad accelerare la riapertura anche di quelle attività legate allo sport che sembravano destinata a rimanere in stand-bye ancora per diverse settimane se non per mesi. Così il calcio professionistico incrocia le dita dopo che il Comitato tecnico scientifico ha approvato il protocollo scritto dai consulenti medici della Federcalcio e Lega di Serie A per gli sport di squadra e approvato gli allenamenti di gruppo.

Nvp sale in borsa, spera in ripresa campionato

Una decisione sull’eventuale ripresa del campionato sarà presa il 28 maggio e già qualcuno a Piazza Affari scommette che si troverà un modo per concludere il campionato e assegnare lo scudetto 2019/2020 entro fine luglio, tanto che Nvp, società italiana attiva nel settore dei servizi di produzione video principalmente per network televisivi e per proprietari o gestori di diritti televisivi, oggi sale del 5% a 2,5 euro per azione riavvicinandosi ai 18 euro di capitalizzazione.

Dal 25 maggio si torna in palestra

Oltre alla Serie A, anche il mondo delle palestre incrocia le dita. In questo caso le riapertura scatterà dal 25 maggio, con alcuni limiti: le sedute di allenamento dovranno essere strettamente individuali e non di gruppo per cui occorrerà rispettare le distanze interpersonali di 2 metri come già previsto per parrucchieri e centri estetici (tornati ad aprire lunedì scorso). I gestori della palestra inoltre potranno (ma non è obbligatorio) misurare la temperatura corporea dei clienti e non consentire l’accesso a chi abbia più di 37,5 gradi centigradi. Le palestre dovranno essere dotate di dispenser con liquido igienizzante per le mani e gli utenti dovranno utilizzarli per disinfettarsi all’entrata e all’uscita dai locali.

Distanza, igiene e ventilazione

Una volta in palestra, viene consigliato (ma anche in questo caso non è obbligatorio) l’utilizzo di calzature diverse da quelle utilizzate per camminare in strada. Infine i gestori dovranno garantire un adeguato ricambio dell’aria evitando allo stesso tempo sbalzi tra caldo e freddo. I locali privi di finestre dovranno pertanto dotarsi di ventilatori meccanici (o estrattori di calore) e tenerli accesi per tutto il tempo, meglio ancora se si tratta di ventilatori da soffitto, in quanto questo tipo di ventilazione abbatte più rapidamente al suolo le “goccioline” consentendo una maggiore pulizia maggiore dell’aria e riducendo la possibilità di contagio.

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