Nike e Adidas volano in borsa: secondo quanto riporta il sito Calcio e Finanza nel 2015 le due note marche di abbigliamento sportivo, infatti, hanno avuto nel corso dell’anno appena concluso un deciso aumento del valore delle azioni, per entrambe superiori al 30%. Come riporta Inside World Football, la casa del “baffo” è salita del 29%, toccando il massimo nei giorni scorsi a 62.51 prima di un leggero calo. L’obiettivo è presto detto: entro il 2020 ad Atlanta vogliono portare il fatturato dagli attuali 30 a 50 miliardi di dollari, cosa che pare difficile ma non impossibile. Soprattutto grazie al marketing, dove viene investito il 10% circa del fatturato annuale, con risultati decisamente di alto livello. L’azienda tedesca è cresciuto addirittura molto di più, chiudendo il 2015 a 89.91 euro per azione, con un +55% rispetto a come aveva aperto l’anno a gennaio, seppur con una capitalizzazione più piccola. E anche qui l’obiettivo è l’aumento del fatturato, dai 14,5 miliardi di euro a 22, sempre entro il 2020. Nike e Adidas, la lotta in Europa. Il tutto nonostante la lotta in Europa tra Nike e Adidas veda, almeno attualmente, in vantaggio i tedeschi. Adidas resiste con 2,7 miliardi di fatturato contro i 2,3 di Nike, però il sorpasso degli statunitensi pare in agguato. E anche nel calcio l’Adidas resta avanti, visto che ha più squadre in corsa in Champions League e, soprattutto, avrà più squadre nell’Europeo francese della prossima estate. Molto si giocherà sull’espansione in Cina, dove è stato riportato che il mercato sportivo nel 2025 varrà 790 miliardi di dollari, contro gli attuali 63. Ma anche il calcio avrà la sua importanza, conclude l’analisi il sito Calcio e Finanza: in un contesto in cui le federazioni quasi dappertutto sono in crisi, gli sponsor possono giocare un ruolo fondamentale, non solo come investimenti ma anche come ricavi.