Juve, bilancio in utile grazie alle cessioni

Un boom di ricavi e un utile che sfiora i 17 milioni di euro. Il primo trimestre dell’esercizio 2015/2016 della Juventus, iniziato lo scorso giugno e fotografo al 30 settembre, registra una crescita del 97% dei ricavi (da 53,3 milioni di un anno fa agli attuali 105) e un risultato operativo di 20,7 milioni (+45%) con l’utile netto di 16,8 milioni, mentre nel primo trimestre del 2014/2015 si registrava una perdita di 28,6 milioni.

RICAMBIO TECNICO – “L’andamento economico è caratterizzato da una forte stagionalità”, si specifica in una nota della società, “determinata dal calendario degli eventi sportivi e dalle fasi della campagna trasferimenti dei calciatori. Il risultato dell’esercizio, ad oggi previsto in perdita, sarà influenzato da incrementi dei costi relativi alla gestione sportiva e dalle variazioni, anche sui ricavi attesi che deriveranno dai risultati sportivi. La società ha destinato significative risorse per assicurare un adeguato ricambio tecnico e generazionale della rosa e trattenere i talenti già in organico. L’obiettivo è di consolidare il sostanziale equilibrio della gestione economica raggiunto nel precedente esercizio”.

GESTIONE CALCIATORI – Sul dato influiscono i “maggiori proventi dalla gestione calciatori” per 28,7 milioni, il “generale aumento dei ricavi ricorrenti” per 23 milioni (+16 milioni dai diritti tv e +4,3 dagli sponsor) e ricavi netti “non ricorrenti” per 10,6 milioni. Aumentano, però, i costi per il personale tesserato (9,7 milioni in più: da 43,8 a 53,5 milioni) e per il mercato si registrano un bilancio passivo di 115 milioni tra acquisti (135 milioni spesi) e cessioni (20 milioni il valore contabile netto dei diritti ceduti). Tutto, però, dipende dal percorso in Champions: non solo quello in corso, ma soprattutto quello del prossimo anno.
 

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