Brexit: Londra continuerà a pagare i contributi all’Ue

LONDRA SEMBRA PROPENDERE PER UNA BREXIT “SOFT” – Chiamatela, se volete, Brexit. Il Segretario alla Brexit del governo inglese, David Davis, ha dichiarato oggi che la sua priorità resta assicurarsi che le aziende britanniche mantengano la possibilità di accedere al mercato unico europeo con le loro merci e servizi anche dopo che la Gran Bretagna avrà formalmente lasciato l’Unione europea.

CONTRIBUTI UE PER GARANTIRE ACCESSO A MERCATO UNICO – Sebbene Davis, che rispondeva in Parlamento a una domanda circa la volontà del governo di effettuare contributi al bilancio comunitario per aver accesso al mercato unico, non abbia ufficialmente menzionato il tema il suo commento, come nota l’agenzia Bloomberg, è stato interpretato come un’apertura all’ipotesi che il Regno Unito continui a versare i contributi annui al bilancio comunitario per conservare l’accesso al mercato unico europeo. Dopo queste dichiarazioni la sterlina si è riportata sui massimi degli ultimi due mesi contro dollaro e su livelli che non si vedevano dal 10 novembre contro euro.

LA STERLINA RECUPERA SU DOLLARO ED EURO – Un euro al momento vale infatti 0,8392 sterline, in calo di quasi l’1% rispetto alla vigilia, dopo un minimo intraday a 0,83707. Dal 23 giugno, data della vittoria del partito pro-Brexit al referendum britannico, la valuta inglese conserva peraltro la peggiore performance tra le principali valute mondiali. Del resto l’accesso al mercato unico senza l’imposizione di dazi doganali è “vitale” per l’alimentare e la grande distribuzione, come hanno scritto in un appello sul Times pubblicato oggi i Ceo delle maggiori catene di supermercati inglesi come Wm Morrison Supermarkets, Dairy Crest Group e J Sainsbury.

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