Dopo un lungo tira e molla, è ufficiale la rescissione consensuale del contratto che legava Fabio Capello e la nazionale di calcio russa. Secondo una fonte citata da R-Sport, la buonuscita per don Fabio sarà di circa 15 milioni di euro: un compromesso “soddisfacente per entrambi” rispetto alla penale di 25 milioni di euro prevista per la rescissione unilaterale del contratto.
L’ADDIO – “La Federazione vuole sinceramente ringraziare Fabio Capello per il suo lavoro da ct e gli augura successo nella sua carriera futura – scrive la Rfu in una nota. Capello, a sua volta, ringrazia la Rfu per l’aiuto e il sostegno sentito nel corso degli anni. Capello è anche grato ai giocatori per aver lavorato insieme, e ai tifosi per il supporto sincero”. È finito così il rapporto di lavoro tra Capello e la Russia, iniziato nel 2012 e che si sarebbe dovuto concludere – in teoria – dopo i Mondiali di casa in Russia nel 2018. Capello aveva centrato la qualificazione per Brasile 2014, ma nella spedizione sudamericana la squadra aveva deluso ampiamente: non era andata oltre la fase a gironi, eliminata dall’Algeria con un pareggio per 1-1.