Vincere la Champions League? Bisogna avere un monte ingaggi da almeno 200 milioni

Secondo i dati emersi dal nuovo database Football Benchmark lanciato dall’agenzia Kpmg, sarebbe impossibile vincere la Champions League se non si spendono almeno 200 milioni di euro in stipendi. Dalla stagione 2011/2012, infatti, a vincere la Coppa più importante a livello europeo per club, sono state le società con un monte ingaggi che eccedesse la cifra appena citata.

RICCHE SEMIFINALISTE – Non ultimo il Barcellona, vincitore dell’ultima edizione e che, con una massa salariale pari a 248 milioni (secondo i dati riferibili alla stagione 2013/14), e in odore di ritoccarla fino a 270 milioni per questa che si è appena conclusa, conferma l’esito dell’analisi condotta dal gigante della contabilità sportiva. Inoltre, 3 delle 4 semifinaliste della Champions 2014-15 hanno speso almeno 200 milioni in stipendi nella stagione 2013/14, mentre solo la Juventus, uscita sconfitta dalla finale di Berlino proprio per mano del club catalano, nella stessa annata considerata, ha elargito stipendi per meno di 200 milioni. L’analisi KPMG mette dunque in evidenza che, senza sforare i 200 milioni per il costo del personale, è possibile vincere tra le mura domestiche ma non una competizione di alto profilo come la Champions League.

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