Quattro italiane in Champions League? Ecco chi ci guadagna e chi no

Nella prossima stagione l’Italia potrebbe tornare ad essere rappresentata da quattro squadre in Champions League.

L’IPOTESI 4 SQUADRE – Secondo quanto spiegato ieri dal segretario generale della Uefa, Gianni Infantino e riportato da Calcioefinanza.it, nel corso della conferenza stampa seguita al comitato esecutivo della federazione calcistica europea, se una delle due squadre italiane ancora impegnate in Europa League (Fiorentina e Napoli) dovesse vincere il trofeo e terminasse il campionato di Serie A fuori dai primi tre posti, nella prossima stagione l’Italia potrebbe portare quattro club in Champions: i campioni d’Italia, la seconda classificata in Serie A, la terza classificata (se dovesse passare il play-off) e l’eventuale vincitrice dell’Europa League.

MONTEPREMI RISTRETTO – Ma questa prospettiva, un po’ da tutti auspicata da un punto di vista sportivo, in quanto ridarebbe lustro al nostro calcio, consentendo alla Serie A di riprendere quota nel ranking Uefa, potrebbe avere un impatto negativo sui conti dei futuri campioni d’Italia (presumibilmente la Juventus nella stagione 2014/15) e degli altri due club che si qualificherebbero alla Champions attraverso il campionato. Applicando l’attuale metodo di ripartizione del montepremi (il nuovo schema sarà annunciato lunedì 30 marzo) garantito dalle tv (market pool) all’ipotesi di una Champions con quattro italiane risulta infatti evidente che i proventi destinati ai tre club qualificatisi attraverso il campionato potrebbe restringersi.

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