Fallimento Parma: cosa succederà alla società

Il Parma Calcio è ufficialmente fallito. Lo ha decretato il Tribunale di Parma, con l'avventura Giampietro Manenti che termina nel peggiore dei modi.

ESERCIZIO PROVVISORIO – Adesso il giudice Pietro Rogato ha nominato due curatori fallimentari, Angelo Anedda ed Alberto Guiotto. Questi tracceranno una valutazione del Parma Calcio con impianti, beni e proprietà, mentre sarà aperto al contempo l'esercizio provvisorio: questo non è altro che l'istituzione di un esercizio che beneficerà sino a fine stagione dei 5 milioni dalla Lega Calcio in attesa dell'asta fallimentare. La valutazione del Parma consterà di circa un mese e mezzo di lavoro, tempi tecnici compresi.

ASTE FALLIMENTARI – Si potranno tenere due aste fallimentari, secondo le previsioni, con due strade possibili per il futuro: se un compratore dovesse decidere di acquisire il club, compreso il debito sportivo che sarà calcolato dai curatori (e che potrà diminuire in caso di concordati coi vari creditori), allora il Parma ripartirà dalla Serie B. In caso contrario, ovvero se nessuno dovesse decidere di acquistare il Parma Calcio, allora la società ripartirà dai dilettanti con un nuovo nome e, successivamente, con l'ipotesi di riacquistare anche il nome ed il titolo sportivo come accaduto per esempio in passato alla Fiorentina.

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