Stern, i 30 anni alla guida della Nba dell’uomo che ha rivoluzionato il basket

ADDIO AL BASKET – Trent'anni di David Stern (nella foto) come commissioner della Nba, la lega professionistica di basket americana, non potranno per forza di cose essere dimenticati. Stern ha ereditato una lega piena di problemi e l'ha fatta diventare un modello nel mondo. Grazie alle leggi antidroga, all'apertura agli sponsor, all'invenzione del Dream team di Barcellona 1992, alla creazione di franchigie alla fine degli anni Ottanta (Miami, Orlando, Minnesota e Charlotte) a un rigido dress code e ad altre iniziative, la Nba è diventata per il mondo un modello inimitabile ma doverosamente da inseguire. E i numeri sono dalla parte di Stern: in 30 anni, gli incassi della lega sono passati da 165 milioni di dollari a 5,5 miliardi, il merchandising passato da 35 milioni a 3 miliardi, salari dei giocatori da 290mila dollari a 5,7 milioni. Per non parlare della tv: le partite vengono trasmesse in 215 Paesi nel mondo, nel 1984 le finali erano trasmesse in differita a tarda notte e solo negli States. Stern ha lasciato la poltrona di commissioner ad Adam Silver, suo braccio destro da 22 anni.

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