LA CRISI DEL PESCE – Il pesce scompare dalle tavole degli italiani. Secondo Coldiretti Impresa-Pesca nel corso del 2013 i consumi di pesce fresco hanno registrato un calo del 20% in valore, con riduzioni considerevoli per alici (20%), spigole (-19%), calamari (-17%), cozze (-15%) e naselli (-12%). Calo di acquisti che riguarda sia il pesce fresco che quello surgelato, dove il calo delle vendite in valore è stato dell'8%. A salvarsi sono così solo la trota e il baccalà, in aumento del 16%. Una crisi prolungata che fa sentire i suoi effetti anche sull’economia del settore: negli ultimi 30 anni la nostra flotta ha già visto svanire il 35% dei pescherecci e 18.000 posti di lavoro.