L’orizzonte lungo dell’innovazione francese

IL RESPIRO D'OLTRALPE – Mentre qui da noi l’orizzonte politico ha il respiro di qualche settimana, tra la scadenza dell’Imu, il congresso del PD e, al massimo il semestre europeo, i nostri cugini francesi, nonostante un presidente ed un governo che faticano molto ad andare avanti, hanno impostato una serie di piani di lungo respiro che hanno come intento quello di recuperare il gap con i paesi più innovativi e, di qui al 2030, portare la Francia in testa a quel gruppo. Nulla a che vedere con la nostra striminzita agenda digitale che, al confronto, appare come quei calendari che ti regalava una volta il droghiere. Utili certo per segnare le scadenze della famiglia ma non certo un iPad.

I SETTE PUNTI – Dicevamo del piano francese, 7 temi in cui presentare progetti: immagazzinamento dell’energia, riciclaggio delle materie-metalli rari, valorizzazione delle ricchezze marine e desalinizzazione, chimica dei vegetali, medicina personalizzata, innovazione al servizio della longevità, valorizzazione dei dati massivi (big data). Cospicui i finanziamenti divisi in tre parti: fino a 200mila euro per un centinaio di progetti selezionati da qui al marzo 2014; di cui i 30/40 migliori potranno ottenere un finanziamento sino a 2 milioni di euro e, infine, dal 2016, per la realizzazione dei più significativi sono previste linee di finanziamento per ciascun settore di 20 milioni di euro.

GLI OBIETTIVI – L’obiettivo è la realizzazione industriale di almeno una decina di questi progetti entro il 2020 e il loro pieno regime entro il 2030. Secondo la Bpifrance, l’equivalente transalpino della nostra Cassa Depositi e Prestiti, questo progetto non richiederà al creazione di alcuna nuova struttura e non costerà alcun euro supplementare al contribuente francese. Il concorso è naturalmente aperto alle imprese, di qualunque dimensione, di tutto il mondo anche se, sappiamo bene, che a fare la parte del leone saranno soprattutto le imprese francesi. Per chi avesse idee innovative per il prossimo futuro il sito a cui accedere è www.innovation2030.org.

Michele Morrocchi
@michemorr

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