Dal grande Gatsby al portafoglio: quando il divo diventa consulente finanziario

A LEZIONE DI FINANZA – Il pallino a John Nersesian, managing director dei servizi di wealth management per la società di asset management americana Nuveen Investments, gli è venuto guardando l’ultimo film di Baz Luhrmann, "Il Grande Gatsby". Tutta quella opulenza ostentata nello stile di vita dei personaggi ha indotto il manager a chiedersi: “Quali altri film ci trasmettono lezioni di finanza personale?”. Il manager ne ricorda alcuni.

IL GRANDE GATSBY – Il principale insegnamento di questo film è diversificare il portafoglio. Nella sua vita, infatti, Jay Gatbsy ha accumulato una quantità enorme di fortune grazie all’esposizione a un solo settore: quello obbligazionario. E alla fine ha perso tutto. Un portafoglio ben bilanciato e diversificato in diverse asset class è la migliore protezione contro la volatilità del mercato.

 

Leonardo Di Caprio in una scena del film "Il grande Gatbsy", di Baz Luhrmann

IRON MANTony Stark, alias Iron Man, è ossessionato dalle sue creazioni ipertecnologiche e spende tutto il suo patrimonio per costruirle. Naturalmente tutto ciò è possibile grazie ai ricavi “monstre” della sua società, la più grande produttrice di armi al mondo. Insomma, perché spendere 100 euro per una elegante cena a base di sushi quando ciò che si vuole veramente sono un paio di scarpe da corsa? Morale: le spese discrezionali personali sono soldi ben spesi quando riguardano le nostre passioni.

Robert Downey jr. nelle vesti di Iron Man

VIA COL VENTO – La vita dell'ambiziosa e arrivista Rossella O’Hara è un esempio di continue speculazioni economiche. La protagonista del famoso colossal si accorgerà troppo tardi di quanto sia importante, invece, essere cauti e previdenti. Un atteggiamento che pagherà a lungo termine: quindi, conviene pensare fin da giovani a risparmiare e far fruttare al meglio i contributi per la pensione.

Un'immagine di Vivien Leigh, indimenticabile protagonista di "Via col vento"

LA FABBRICA DI CIOCCOLATO – L’integrità morale di Charlie ne “La fabbrica di cioccolato” alla fine viene premiata rispetto all’ingordigia dei suoi “rivali”. Certo il biglietto d’oro che il bambino ha trovato nella scatola di cioccolato è stato un colpo di fortuna. Che però il ragazzino ha saputo far fruttare surclassando i competitor grazie proprio al suo percorso verso la "sicurezza finanziaria". Lo stesso atteggiamento che dovrebbero tenere consulenti e clienti.

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