LO SMALTIMENTO – Come mai frullatori e phon, tostapane e cellulari non sono smaltiti correttamente? Utilizziamo ogni giorno piccoli elettrodomestici, oltre a computer portatili e penne usb, ma difficilmente li smaltiamo nelle isole ecologiche. I Raee (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) del gruppo R4, tipo che contempla elettronica di consumo, telecomunicazioni, informatica, piccoli elettrodomestici, elettroutensili, giocattoli, apparecchi di illuminazione e dispositivi medici, finiscono chissà perché in buona misura nel sacco dell’immondizia indifferenziata. Solo il 18% degli italiani segue il corretto percorso di raccolta e smaltimento. Questi rifiuti sono classificati come speciali, composti da importanti quote di materie che possono essere recuperate e da sostanze che potrebbero essere inquinanti.
POCA CONOSCENZA – "Nel
IL PROGETTO – Nel tentativo di incrementare la raccolta di R4, Ecolight, la multiutility Hera e il consorzio spagnolo Ecolum attiveranno dall’inizio di aprile quattro prototipi di cassonetti intelligenti progettati sulla base del il progetto Identis Weee (Identification DEterminatioN Traceability Integrated System for Waste Electrical and Electronic Equipment) in Emilia Romagna. Si tratta di container autonomi e in grado di tracciare il rifiuto raccolto. Inoltre, chi si presenterà con un frullatore o un cellulare nell’area in cui questi prototipi saranno installati verrà guidato grazie a un sistema touchscreen al corretto conferimento del materiale negli appositi spazi. Alla fine della sperimentazione, questi cassonetti-container potrebbero diventare di uso comune.