RICCA BUONUSCITA – Dopo lo scandalo intercettazioni telefoniche da parte delle testate del gruppo Murdoch, l’ex dirigente di News International, Rebekah Brooks, ha ricevuto10,8 milioni di sterline (oltre 13 milioni di euro) come buonuscita. La vicenda ha costretto il magnate australiano a chiudere la testata che aveva circa 3,5 milioni di lettori.
LA GUERRA EDITORIALE – Intanto però Murdoch non sta con le mani in mano. Sembra infatti che il famoso imprenditore stia puntando alla società Tribune Co., che pubblica il Chicago Tribune e Los Angeles Times. L’informazione americana non sta vivendo un periodo positivo e Murdoch sta cercando quindi di portare avanti diverse operzioni per poter ampliare il proprio impero. Murdoch già possiede The Wall Street Journal e il New York Post.
L’IMPERO TRIBUNE – Oltre ai due quotidiani, infatti, sono in vendita anche ventitre stazioni televisive e partecipazioni in oltre cinquanta siti internet: un pacchetto decisamente allettante per Murdoch e la sua News Corporation. Per saperne di più basterà aspettare il 31 dicembre, quando Tribune Co. terminerà le procedure di bancarotta iniziate quattro anni fa.
E IL FINANCIAL TIMES? – Sempre in campo editoriale pochi giorni fa giravano cosi di un interesse da parte del sindaco di New York, Michael Bloomberg, verso il gruppo Financial Times. Ma non si è fatta attendere la smentita da parte del gruppo editoriale Pearsons che ha ufficialmente dichiarato di “non aver avviato alcun negoziato per vnedere il Financial Times, nè intende avviare in futuro”.
